De Luca attacca la dirigente del Mibact Cipollone: «Ci faccio un brodino». Franceschini: «Chieda scusa»

De Luca attacca una dirigente del Mibact, interviene Franceschini: «Chieda scusa per le offese maschiliste»
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Sabato 12 Febbraio 2022, 13:32 - Ultimo aggiornamento: 14:23

Il governatore Vincenzo De Luca se la piglia con una dirigente del ministero della Cultura, ma non ha fatto i conti con il ministro Dario Franceschini. In uno dei suoi inimitabili appuntamenti su Facebook (Napoli Nord Web Tv) il governatore della Campania attacca il Capo Ufficio Legislativo del Ministero innescando la reazione del responsabile del Dicastero della Cultura.

De Luca e la dirigente Cipollone

«L'avvocato Annalisa Cipollone, Capo Ufficio Legislativo del Ministero della Cultura, è una professionista di straordinaria competenza giuridica, della cui collaborazione io sono particolarmente orgoglioso.

Il Presidente De Luca dovrebbe cercare di utilizzare argomenti giuridici per rispondere alle 18 pagine di parere sulla legge 31/21 della Regione Campania, anziché usare battute offensive, aggravate da un sapore maschilista, di cui credo farebbe bene a scusarsi».

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Così il ministro della Cultura, Dario Franceschini, in riferimento alle parole usate ieri dal presidente della Regione Campania. «Dovremmo correre - ha detto De Luca in riferimento al Pnrr - ed invece dobbiamo fare i conti con dirigenti come la dottoressa Cipollone. Abbiamo approvato in Consiglio regionale alcune misure di semplificazione che riguardavano la riduzione del tempi per approvare alcune variante urbanistiche, la proroga del piano casa, interventi in zone Asi  ora apprendiamo che il ministero della Cultura contesta queste decisioni di semplificazione burocratica, incredibilmente».

Per poi concludere: «Voi pensate che con le centinaia di dottoresse Cipollone che ci sono nei ministeri saremo in grado di realizzare il Pnrr? Al massimo potremmo farci un brodino vegetale con tutte le cipollone sparse nei ministeri, rischiamo di non muovere una foglia»

La controreplica

«Nessuno ha offeso nessuno. Trovo di una ipocrisia insopportabile l'abitudine a nascondersi dietro il »politicamente corretto« per non affrontare i problemi di merito, avendo davvero tempo da perdere». Lo scrive, in una nota diffusa sui social, il presidente della Giunta regionale della Campania, Vincenzo De Luca, replicando alle parole del ministro Franceschini che lo aveva invitato a chiedere scusa dopo le critiche di ieri a una dirigente del Mibac. «Nel merito, è in discussione la mancata leale collaborazione tra istituzioni, quando si mettono in circolazione atti senza un minimo di confronto preventivo. Ed è in discussione, soprattutto, una concezione della »tutela del paesaggio« che, se confermata, paralizzerebbe l'Italia. Non abbiamo bisogno dell'incoraggiamento di Franceschini per rispondere poi nel merito, sul piano giuridico», dice ancora De Luca. «A chi trasforma una mezza battuta del tutto innocente, e priva di connessioni con l'anagrafe e la condizione di genere, in un atto di maschilismo assolutamente inventato, ricordo che il rispetto e la valorizzazione delle donne occorre affermarlo quando - aggiunge - si decide la delegazione dei ministri nel Governo, e ci si dimentica di garantire una presenza femminile. Questo è maschilismo vero e indecente, non le stupidaggini». Mi aspetto che il ministro Franceschini, conclude il presidente della Regione Campania «chieda scusa ai tanti disoccupati e alla povera gente nel momento in cui il soprintendente al San Carlo proposto dal Ministero, decide vergognosi aumenti di stipendio, del tutto immotivati, e non tollerabili in un momento nel quale tante famiglie hanno problemi di vita».

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