Ddl Zan, la conta sul filo: cosa può accadere in senato, tra tensioni e franchi tiratori

Ddl Zan, la conta sul filo: cosa può accadere in senato, tra tensioni e franchi tiratori
di Diodato Pirone
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Giovedì 8 Luglio 2021, 11:40 - Ultimo aggiornamento: 19 Febbraio, 22:11

Il disegno di legge Ddl Zan contro l’omotransfobia arriverà nell'Aula del Senato il prossimo 13 luglio. Sono previsti voti segreti su alcuni articoli e dunque al momento non c'è la certezza assoluta sull'approvazione del testo cosìcome è uscito dalla camera.

Sulla carta i voti favorevoli al ddl sarebbero 168 contro i 151 delle forze contrarie (Forza Italia, Lega e Fratelli d'Italia). Ma in realtà in entrambi gli schieramenti sono presenti senatori che voteranno in maniera difforme dalle indicazioni del proprio partito. I franchi tiratori da una parte e dall'altra sarebbero una trenitina ma in realtà calcoli precisi sono impossibili.

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Nel Pd c'è un gruppetto di una mezza dozzina di senatori vicini ad ambienti cattolici che non hanno nascosto le loro perplessità.

Voterà sicuramente a favore invece la senatrice femminista Valeria Valente da sempre perplessa sulla formulazione tecnica della legge.

Anche in Italia Viva ci sono senatori tiepidi verso la formulazione della legge che lega la discriminazione a come viene vissuta la sessualità dalle singole persone e rischia di creare confusione. Tuttavia il gruppo renziano ha sottolineato che una volta caduta la possibilità di una trattativa voterà compatto a favore della legge.

Qualche defezione, due o tre, è possibile anche fra gli 8 senatori della componente Autonomie.

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Dall'altra parte della barricata è noto che un gruppo di senatori di Forza Italia, oltre alla senatrice Barbara Masini che ha già annunciato il proprio voto favorevole, non sono contrari alla legge Zan.

Risultato? Nessuno ha la certezza assoluta del risultato. Nei prossimi giorni i capigruppo cercheranno di serrare le fila ma la suspence resterà alta.

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