Csm, dopo il caso Palamara si accelera sulla riforma: summit da Bonafede per il ddl

Riforma del Csm, si accelera: summit da Bonafede per il ddl
di Emilio Pucci
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Martedì 26 Maggio 2020, 11:09 - Ultimo aggiornamento: 12:24

Ieri pomeriggio era stata convocata una riunione al ministero di via Arenula per oggi alle 18, tra gli sherpa della maggioranza e il Guardasigilli Bonafede. Per far ripartire il cantiere della giustizia. Riunione che in serata è stata sconvocata ma solo viene spiegato perché i parlamentari sono impegnati nei lavori dell'Aula, sia alla Camera che al Senato. L'incontro slitta, dunque, ma l'obiettivo dei rosso-gialli e del ministro in primis è quello di siglare un patto, affinché da qui a fine anno vadano in porto in Parlamento una serie di provvedimenti-chiave sulla giustizia. Un patto su un vero e proprio pacchetto di riforme che comprenda, tra l'altro, l'accelerazione della riforma del processo penale sui tempi della giustizia e la riforma del Csm.

SCANDALI
Per Bonafede slegare le elezioni dei componenti dell'organismo dalle logiche correntizie e bloccare le porte girevoli fra magistratura e politica è ormai una priorità. A novembre scorso si registrò un'ampia convergenza sul meccanismo di voto. Scartato lo strumento dei sorteggi, la strada scelta è quella dei collegi uninominali che vadano a sostituire il collegio unico nazionale. Si riparte da quell'accordo.

Ma la faida che si è aperta nell'Anm, il caso Palamara', le intercettazioni emerse in una chat di magistrati, gli ultimi scandali che hanno riguardato alcune toghe, hanno causato un vero e proprio terremoto, con il rischio che parta osservano i dem - «l'assalto alla diligenza», ovvero la messa in discussione dell'autonomia della magistratura, alle prese con uno scontro interno senza precedenti. Ecco il motivo per cui il dem Verini torna a chiedere che la giustizia non sia più terreno di conflitto politico e a lanciare l'appello affinché tutte le forze parlamentari lavorino per «una giustizia nuova», che metta fine alle contrapposizioni «tra giustizialismo e garantismo a corrente alternata». «Occupiamoci dei problemi e facciamo in fretta», chiede il responsabile giustizia del Nazareno. Ma non sarà facile per Bonafede mettere a punto una agenda condivisa.

Forza Italia oggi chiederà la calendarizzazione del disegno di legge di iniziativa popolare sulla separazione delle carriere. E inviterà Iv a convergere. Difficile che arrivi una sponda. Renzi la settimana scorsa ha concorso al salvataggio di Bonafede, respingendo a palazzo Madama le mozioni di sfiducia, ma ora rilancerà l'offensiva sulla necessità che si insedi il comitato tecnico per valutare «le storture» della riforma della prescrizione. Senza però prevedere strappi.
«La giustizia in questo Paese insiste il capogruppo di Iv a palazzo Madama, Faraone - va profondamente riformata, non basta un ritocco.

Csm, prescrizione, carriere dei magistrati, processi lenti, carceri, pene, ingiusta detenzione: c'è tanto lavoro da fare». La maggioranza nei prossimi giorni cercherà un'intesa sul timing delle riforme, soprattutto quella riguardante l'elezione del Csm. Perché il Guardasigilli intende mandare un messaggio forte di cambiamento, considerato pure che il Capo dello Stato Mattarella è da un anno che chiede di «voltare pagina». Il centrodestra promette per il futuro una riforma radicale e la presidente di Fdi, Meloni, chiede che Mattarella intervenga sullo tsunami che ha colpito la magistratura. Tuttavia anche se dopo la blindatura di Bonafede il clima tra le forze che sostengono l'esecutivo è migliorato, c'è da tener presente che restano sensibilità diverse e che l'ingorgo di leggi presente non permette accelerazioni. Al Senato, per esempio, si punta a convertire, allineandoli, i due decreti sulla mafia, a blindare il dl giustizia per far ripartire con maggiore celerità le attività nei Tribunali, disciplinando al meglio i procedimenti previsti da remoto.

L'obiettivo del governo anche su input del premier resta quello di ridurre il potere delle correnti, ma la riforma del Csm non dovrebbe vedere la luce in tempi brevi.

In discussione c'è pure la riforma del processo civile, sul tavolo quella dell'ordinamento penitenziario e le commissioni Giustizia sono al lavoro per esaminare i problemi legati alla privacy di Immuni, l'App per il tracciamento del contagio. Sta di fatto che la necessità di cambiare il sistema di elezione dei magistrati è rilanciata da tutta la maggioranza. «Occorre al più presto riformare, con determinazione ed equilibrio, il Csm e con esso il sistema delle carriere dei magistrati e, in particolare, la disciplina del conferimento degli incarichi direttivi», osserva il sottosegretario dem alla Giustizia, Giorgis. «C'è uno scandalo incredibile sulla giustizia di cui non parla nessuno», osserva il leader di Iv, Renzi.

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