Conte a opposizioni: «Spero chiusura fabbriche per poco tempo. Su carceri non ci sarà "libera tutti"»

Coronavirus, Conte a opposizioni: «Domani 3,5 milioni di mascherine»
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Lunedì 23 Marzo 2020, 22:06 - Ultimo aggiornamento: 24 Marzo, 01:21

Tre milioni e mezzo di mascherine per fronteggiare l'emergenza legata al coronavirus. Domani saranno distribuite 3.500.000 mascherine. Lo ha detto, a quanto si apprende dai presenti, il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ai rappresentanti dell'opposizione riuniti a Palazzo Chigi. Il premier avrebbe spiegato che la Cancelliera tedesca Angela Merkel ha confermato che la Germania invierà all'Italia 300 respiratori e aiuti arriveranno dalla Russia, la Cina e altri Paesi.

Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte spera che il provvedimento di chiusura delle fabbriche sia limitato nel tempo. Lo riferiscono alcune fonti presenti all'incontro in corso a Palazzo Chigi.


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«Dobbiamo pretendere che tutti i Paesi adottino linee rigorose di contrasto al contagio da Coronavirus. L'Italia sta attuando una strategia che ci costa sacrifici, con un impatto economico notevole, per ottenere un risultato. Non possiamo accettare che invece altri Paesi affrontino questa lotta con una soglia di rigore più bassa, perchè poi potremmo essere esposti agli effetti di un contagio di ritorno. Ecco perchè la risposta europea coordinata a tutti i livelli è l'unica possibilità», ha detto Conte, a quanto si apprende, nell'incontro con l'opposizione. E ancora. «È stata una decisione ritenuta necessaria per l'area più critica del Nord, ma sicuramente anche utile in funzione preventiva per il Centro e il Sud», ha detto Conte. 

"Il ministro Bonafede mi ha confermato che non si tratta di un provvedimento 'libera tutti', anzi". Durante il vertice a palazzo Chigi tra governo e opposizioni così il premier Giuseppe Conte si sarebbe espresso incalzato dal leader della Lega Matteo Salvini sulla necessità di intervenire per risolvere il nodo delle carceri di fronte all'emergenza Coronavirus. Con questo rischio epidemico obbligare a rientrare in carcere chi entrava e usciva poteva diventare una questione di salute carceraria, avrebbe detto Conte.

Conte e Gualtieri hanno precisato che non ci sono altre risorse per il decreto Cura Italia, approvato a marzo e ora in Parlamento, anche perché per quel decreto è stato chiesto al Parlamento uno scostamento dal deficit che è stato già usato accogliendo anche richieste di opposizione. Ma non significa affatto che il governo ritenga che risorse e misure già stanziate siano sufficienti. Lo precisano fonti di Palazzo Chigi. Con il prossimo decreto il governo stanzierà cospicue risorse per sostenere imprese, lavoratori e famiglie.

Non siamo intenzionati a utilizzare il Mes sulla base dell'attuale quadro regolatorio, le condizioni attuali non sono accettabili. Lo ha detto, a quanto si apprende, Giuseppe Conte incontrando l'opposizione. Il ministro Roberto Gualtieri, viene riferito, ha spiegato che l'Italia, come la maggior parte dei Paesi e istituzioni Ue, è per l'uso di tutte le risorse disponibili a livello europeo, comprese (ma non solo) quelle del Mes attraverso l'emissione di Eurobond, senza alcuna condizionalità se non il loro uso per contrastare il Coronavirus.


Le parole di Matteo Salvini. «Quanto meno ci hanno ascoltato, dopo giorni in cui leggevamo cosa faceva il governo sui giornali, o in diretta su Fb. Noi abbiamo fatto presente che esiste un Parlamento. Certo, ci hanno detto che per marzo, soldi non ce sono per le partite Iva. Ma ci hanno detto che ci coinvolgeranno sul decreto di aprile: vogliamo collaborare con le nostre idee». Così il leader della Lega, Matteo Salvini, al termine della riunione con il governo.

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