Coronavirus, la sponda di Grillo a Conte per placare la fronda M5S sul sì al Mes

Coronavirus, la sponda di Grillo a Conte per placare la fronda M5S sul sì al Mes
di Simone Canettieri
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Giovedì 23 Aprile 2020, 22:33 - Ultimo aggiornamento: 22:58
«Forse l’Europa comincia a diventare una Comunità. "Giuseppi" sta aprendo la strada a qualcosa di nuovo. Continuiamo così!». Per dare sostegno alla trattativa di Giuseppe Conte, scende in campo con un tweet serale e insolito - dopo settimane di silenzio - Beppe Grillo. Il Garante del M5S, da sempre sponsor del governo giallorosso, si schiera dunque con Palazzo Chigi, alle prese con una trattativa per nulla semplice. E che si porterà dietro non solo l'accesso al Recovery Fund, come annunciato dal premier nella dichiarazione lampo in tv, ma anche il Mes, per nulla citato dall'avvocato del popolo.

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Grillo, che è un comunicatore, sta attento a non pronunciare parole e sigle. Ma è chiaro il duplice effetto del suo intervento, soprattutto a uso interno. L'appoggio incondizionato a Conte serve a sedare la fronda interna dei pentastellati che da giorni - sotto la regia di Alessandro Di Battista - sono contrari al fondo Salva -Stati seppur senza condizionalità. Una pentola a pressione pronta a esplodere, come dimostra il documento di Dibba sottoscritto da una ventina di europarlamentari, deputati e senatori. Con questa mossa  dunque Grillo prova a staccare ancora una volta la sua creatura dalle sirene sovraniste, mai del tutto sopite dopo l'addio alla Lega.

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Per uno strano intreccio temporale il tweet del Garante piove sulla maggioranza proprio nel momento in cui Antonio Zennaro, capogruppo M5S in Copasir, annuncia l'addio al Movimento. Perché, spiega il deputato su Facebook,  «non sembra proprio in grado di trovare idee, progetti e proposte per far uscire l'Italia dalla crisi post coronavirus. La mia battaglia per un Abruzzo e, in generale, un'Italia più moderna, più efficiente, con meno burocrazia e meno tasse prosegue in Parlamento. Continuerò a sostenere il presidente Conte, una persona perbene a cui in questo particolare momento l'Italia non può fare a meno. Ora è il tempo del rilancio e della ripartenza, per far ritornare grande la nostra nazione. Insieme ricostruiremo questo Paese, il più bello del
mondo». Zennaro approda al Misto dove potrebbe incrociare il suo destino con il gruppo di fuoriusciti vicini all'ex ministro Lorenzo Fioramonti.

Ma il vero fuoco interno nel M5S rimane sul Mes. Domani domani l'Aula della Camera si esprimerà su un odg di Giorgia Meloni contro il Salva-Stati. Votando no all'ordine del giorno si aprirebbe di fatto al Mes, che nel Movimento continua a dividere, anche dopo il sì del Consiglio Ue a un Recovery Fund «urgente».
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