Coronavirus, cdm: 20 mila assunzioni negli ospedali, stop alle udienze nei tribunali fino al 31 maggio

Coronavirus, bozza dl sanità: «Regioni commissariate se inerti, in arrivo 20mila assunzioni tra medici e infermieri»
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Venerdì 6 Marzo 2020, 18:52 - Ultimo aggiornamento: 7 Marzo, 06:50

Coronavirus, udienze per i reati meno gravi rinviate fino al 31 maggio maggio per tutelare chi lavora nelle procure e nei tribunali. E un piano di emergenza per far fronte all'emergenza sanitaria legata all'epidemia del Coronavirus che consentirà da un lato assunzioni di 20mila tra medici, infermieri e operatori, ma anche di essere pronti a un dilagare del virus, con la possibilità affidata alla Protezione civile di requisire materiali sanitari e strutture per far fronte a carenze di materiali o posti letto.

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Il governo a sorpresa anticipa parte delle nuove misure anti-virus e approva dopo un Consiglio dei ministri di tre ore un unico decreto legge con le misure per la sanità e la giustizia. Nel provvedimento vengono accorpate quindi sia le restrizioni per gli uffici giudiziari, che scatteranno dal 23 marzo dopo 15 giorni di «sospensione feriale», sia quelle per mandare rinforzi nelle corsie degli ospedali, in prima linea per contrastare l'epidemia.

Salta, rispetto alle prime bozze, la possibilità per lo Stato di commissariare le Regioni inadempienti rispetto alle nuove misure mentre spunta, oltre alla possibilità di requisire gli alberghi, un potere più ampio alla Protezione civile per disporre, dove diventasse necessario, requisizioni di altri immobili per avere spazi dove gestire le persone in quarantena ma anche requisizioni e espropri di materiale sanitario, dai presidi sanitari e medico-chirurgici per assicurare agli ospedali le forniture adeguate a gestire i contagi e i posti letto «specializzati» necessari a ricoverare i malati.

Per potenziare i reparti di terapia intensiva sono in arrivo 5mila impianti di ventilazione assistita, che saranno acquistati dalla Protezione civile attraverso la Consip con procedure rapide e semplificate.


I prefetti, poi, potranno «requisire strutture alberghiere idonee ad ospitare persone in sorveglianza sanitaria e isolamento fiduciario o in permanenza domiciliare» quando il periodo di quarantena non si possa trascorrere a casa. Lo prevede il decreto governativo sulla sanità per l'emergenza Coronavirus. Si prevedono anche delle «indennità di requisizione» sulla base di criteri stabiliti da un successivo Dpcm su proposta del ministro dell'Economia.

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Sanità: in arrivo 20mila assunzioni, con 4.800 medici, 10mila infermieri e 5mila operatori socio-sanitari. Con il nuovo decreto per l'emergenza 
Coronavirus sono arrivo circa 20mila assunzioni in sanità: si tratta, secondo quanto si apprende, di 4.800 medici, 10mila infermieri e oltre 5mila operatori socio-sanitari. 

 

 
 


Cinquemila impianti di ventilazione assistita e i relativi materiali indispensabili per il funzionamento dei ventilatori saranno acquistati dalla Protezione civile per fronteggiare l'emergenza Covid-19. È quanto previsto da una misura approvata stasera in Cdm, nel pacchetto per potenziare il Ssn poi confluito in un unico decreto con la stretta sugli uffici giudiziar

Le misure adottate per tribunali e uffici giudiziari, dopo due settimane di sospensione feriale che partirà da lunedì, coprono un periodo fino al 31 maggio, la scelta per non creare un periodo troppo ristretto che avrebbe posto la necessità di proroghe, ciò non toglie che se l'emergenza avrà conclusione molto tempo prima, come ci auguriamo che sia, riporterà pian piano gli uffici giudiziari all'ordinaria attività.

Lo dice il ministro della Giustizia Alfonso Bonafede, al termine del Cdm. Gli uffici giudiziari in aree con contagi inferiori potranno organizzarsi in maniera diversa - chiarisce il Guardasigilli - a seconda delle esigenze si organizzeranno per tutelare la salute pubblica«. Intanto un ponte di 15 giorni per permettere agli uffici di organizzarsi. Vogliamo che tutti siano tutelati, spiega Bonafede, per questo il Cdm ha varato misure sull'organizzazione delle udienze e misure per gli uffici giudiziari, incentivando l'uso di tecnologie, laddove possibile in videoconferenza, deposito atti telematici. Tra queste misure, ci sono anche i rinvii di udienze non urgenti, disposto dai vertici degli uffici giudiziari.



«Mi preme ringraziare tutti gli addetti ai lavori con cui sono stato in contatto in questi giorni per prendere delle misure fondamentali, in particolare mi riferisco alla magistratura ma anche all'avvocatura. Permettetemi di ringraziare il Consiglio nazionale forense ma anche ad esempio cito l'unione delle camere penali». Lo dice il ministro della Giustizia Alfonso Bonafede in un punto stampa a Palazzo Chigi. È un momento in cui, «in una situazione di emergenza, il mondo della giustizia deve essere compatto», aggiunge.

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