Coronavirus, Meloni: «Chiese aperte a Pasqua? Non ho capito Salvini, non bisogna vanificare gli sforzi»

Coronavirus, Meloni: «Chiese aperte a Pasqua? Non ho capito Salvini, non bisogna vanificare gli sforzi»
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Martedì 7 Aprile 2020, 09:54 - Ultimo aggiornamento: 12:00

Le chiese? «Abbiamo depositato emendamenti» sul tema, chiedendo «la possibilità di implementare la celebrazione delle messe da remoto. Non penso si possa fare molto di più», dice Giorgia Meloni, leader di Fratelli d'Italia, ai microfoni di Radio24. L'appello di Salvini? «Non ho capito esattamente di cosa parlasse. Tenere le chiese aperte in che senso? Fare le messe, non fare le messe?», rimarca Meloni, che sottolinea: «Non dobbiamo assolutamente vanificare gli sforzi fatti finora». 

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«Abbiamo lasciato solo 20 emendamenti al Cura Italia», continua Giorgia Meloni. «Noi abbiamo dato la nostra disponibilità sin dall'inizio, da parte della maggioranza non ne ho vista molta», osserva la presidente di Fratelli d'Italia, che punge l'esecutivo: «Mi pare che il governo stia facendo la guardia bianca della burocrazia».

L'interlocuzione col governo? «La considero abbastanza insufficiente. Ci vediamo ma di quello proponiamo poca roba arriva a 'damà. Incontrarsi è molto bello ma nessuno in questo momento ha voglia di perdere tempo. La nostra disponibilità nei confronti dell'Italia è estrema, faremo tutto quello che possiamo fare per dare una mano... Speriamo che la situazione cambi, se ci dovremo rivedere ci rivedremo». 

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