Conte a un passo dall'addio a M5S: «Movimento a due teste, è inaccettabile»

Conte a un passo dall'addio a M5S: «Movimento a due teste, è inaccettabile»
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Venerdì 25 Giugno 2021, 12:56 - Ultimo aggiornamento: 19 Febbraio, 19:01

Giuseppe Conte a un passo dall'addio a M5S. Salta la sua partecipazione al webinar previsto nel pomeriggio con il ministro Luigi Di Maio, annulla l'intervista a Sky prevista in serata. L'ex premier sceglie per ora la linea del silenzio, ma, a quanto apprende l'Adnkronos, nei prossimi giorni potrebbe indire una conferenza stampa, spiegando le sue scelte e le sue ragioni dopo l'affondo di Beppe Grillo, ieri riunito con i parlamentari M5S. Per l'ex premier, racconta chi ha potuto parlargli in queste ore, l'idea di una «diarchia», di un Movimento a «due teste» sarebbe inaccettabile.

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Per questo l'addio appare a un passo, perché Grillo ha parlato chiaro e fatto comprendere che non vuole fare alcun passo di lato.

Se lo statuto va bene così com'è, uno dei ragionamenti in corso, è chiaro che le cose non possono andare.

Conte-M5S, mancato rinnovamento 

Conte voleva imprimere un vero rinnovamento al M5S, non dandogli una semplice passata di vernice. Questo doveva essere il momento dell'entusiasmo, ma si è trasformato in quello dell'amarezza: difficile mandare giù il boccone. I parlamentari a lui più vicini fanno inoltre notare che se Grillo deve tenere le relazioni internazionali, mettere bocca sulle scelte politiche e avere una supervisione della comunicazione è chiaro che resta lui il padrone di casa. 

 

Le reazioni - «Ma quindi è davvero finita, si ritira?», «è game over?», «e ora che succede?». Nelle chat pentastellate è l'ora del panico. Il possibile passo indietro di Giuseppe Conte - ipotesi divenuta sempre più concreta dopo lo show di Beppe Grillo alla Camera - rischia di creare un vero e proprio terremoto all'interno del Movimento 5 Stelle. Un M5S diviso, spaccato in due: da una parte i parlamentari rimasti fedeli al garante, dall'altra i 'contianì pronti a seguire l'ex presidente del Consiglio qualora quest'ultimo dovesse dar vita a un suo nuovo partito. Già nei giorni scorsi, quando sulla stampa erano rimbalzate le indiscrezioni su una nuova forza politica di Conte, molti eletti si erano detti pronti a lasciare il Movimento 5 Stelle per imbarcarsi in una nuova avventura 'contianà. Tanto più che in una nuova creatura politica verrebbe meno il problema, non di poco conto, del vincolo dei due mandati. Intanto tra il garante e l'ex premier è sceso il gelo. La telefonata tra i due, nella serata di ieri, non è stata risolutiva, come in molti speravano. E oggi Grillo ha lasciato la Capitale senza che ci fosse un incontro con Conte.

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Anche in ambienti vicini al fondatore del M5S c'è la consapevolezza che una rottura porterebbe a una emorragia di parlamentari. Già in molti, indipendentemente dalla leadership, erano a un passo dall'addio: una ventina di eletti, prevalentemente deputati, convinti di non avere un futuro nel Movimento. Se il muro tra Grillo e Conte non dovesse venire giù, nei gruppi parlamentari il rischio di un 'liberi tuttì diverrebbe quasi una certezza.

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