Conte: «Ripartire dalle donne per la crescita dell'Italia»

Conte: «Ripartire dalle donne per la crescita dell'Italia»
di Maria Lombardi
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Giovedì 16 Luglio 2020, 15:40 - Ultimo aggiornamento: 22 Luglio, 12:25

«Dobbiamo ripartire dalle donne per intraprendere un nuovo percorso di crescita in Italia». Il premier Conte prima di prendere il volo per Bruxelles si ferma alla Galleria Nazionale d'Arte Moderna per partecipare all'evento organizzato dalla ministra delle Pari Opportunita Elena Bonetti: la presentazione del documento elaborato dalla task force "Donne per un nuovo Rinascimento". Nella Galleria, seduti a distanza di sicurezza, ci sono anche le ministre Lucia Azzolina, dell'Istruzione, Nunzia Catalfo, del Lavoro, e Paola Pisano, del Lavoro, insieme al ministro della Giustizia Alfonso Bonafede. «Ci tenevo a intervenire a questo evento - ha esordito Conte - So che vi siete impegnate molto. A dispetto di qualche opinionista che ci aveva contestato di avere istituito tante task-force, ritengo che questa fosse necessaria. Ci confrontiamo con una sfida epocale. Dobbiamo avere l'ambizione di ripartire dalle donne e con le donne per costruire un nuovo percorso di crescita. Ben venga la leadership femminile, gli uomini non hanno dimostrato di portare il mondo verso la salvazione. Con le donne avremo più garanzie di poterlo salvare». Tanti i suggerimenti elencati nel documento, al sostegno alle neo-mamme lavoratrici alla riorganizzazione degli orari di lavoro per conciliare meglio ufficio e famiglia, dai conti correnti facilitati per le donne alla parità di genere negli organi di governo centrali e locali.

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«Sono in piena sintonia con il lavoro che state conducendo. Buona parte di questi progetti li possiamo riassumere sotto la formula; empowerment femminile. Nel divario salariale scontiamo ancora un gender gap, ci sono proposte di legge in Parlamento per ridurre questa disparità. E ritengo che questa battaglia potrà essere condivisa da tutti. L'apporto delle donne è fondamentale in questo momento, non ci possiamo permettere di tornare alla normalità e ricominciare dalla situazione in cui eravamo. Ecco allora che con i vostri contributi possiamo reinventare modelli di vita stravolti dalla pandemia. Dobbiamo essere ambiziosi, elevare l'asticella. Il ruolo delle donne è un pilastro che ci consentirà di tradurre gli obiettivi in traguardi concreti. Il disegno di legge sul Family Act sarà assolutamente in linea con una riorganizzazione ampia e organica di una politica a sostegno della famiglia. Le donne hanno sofferto e stanno soffrendo di più, quando si tratta di subire sacrifici è sempre la donna il soggetto più vulnerabile nella nostra società. La dimensione dell'effettività dei diritti è quello che conta di più e da questo punto di vista c'e molto da fare».


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SMART WORKING
«Lo smart working può essere di aiuto per conciliare la vita lavorativa della donna con quella familiare ma non deve essere un modo per relegare la donna nella cura della casa e della famiglia ed anche del lavoro in contemporanea. Lo smart working é sì importante, come dice Bonetti, ma é importante non riportare indietro la donna di anni. Lo smart Working non deve diventare strumento di cura
», ha detto la ministra per il lavoro Nunzia Catalfo. 

STEM
È la scienza il motore del "Nuovo Rinascimento", secondo le 12 esperte della task-force. «Il ministro Bonetti lavora per valorizzare le materie Stem in chiave femminile ed è questo che si deve fare da quando le bambine sono piccole e da quando frequentano la scuola primaria perché questo significa permettere loro di avere un futuro più ampio», è intervenuta la ministra Azzolina. Per Alessandra Perrazzelli, vice direttrice gnerale della Banca d'Italia, 
«la partecipazione delle donne alla vita economia dovrà passare per una competenza finanziaria e digitale. Chi sa scegliere evita la violenza, sa contrattare una pari opportunità di guadagno, partecipa a un pensiero più alto». E Fabiola Gianotti, direttore generale del Cern e tra le esperte della task-force, sottolinea che le donne sono «particolarmente sottorappresentate nel mio campo, la ricerca scientifica. La crisi ha dato un ruolo di primo piano alla scienza, è quindi il momento opportuno per sottolineare importanza delle lauree e per attirare più ragazze a questo genere di studi». 

NUOVO UMANESIMO
«Siamo chiamati ad una ricomposizione dell'umanità che riconcili l'azione con il pensiero e questa fase può avere un protagonismo femminile. L'umanesimo della concretezza ha oggi in Italia il volto delle donne L'empowerment femminile lo tradurrei come una liberazione delle donne, delle loro idee, di opportunità e sguardi per Il futuro», ha detto la ministra per le pari opportunità e la famiglia Elena Bonetti padrona di casa dell'evento.

FAMILY ACT
Per il premier Conte è un investimento per il futuro. «Sarà assolutamente in linea con una riorganizzazione ampia, organica e strutturale degli strumenti a sostengo della famiglia. Dovrà essere inclinato nella declinazione dell'empowerment femminile. È un investimento sul futuro, idoneo a creare un clima favorevole per incentivare il ruolo delle donne. Troppe, soprattutto nel Mezzogiorno, sono inattive».
La ministra Bonetti conta che venga votato il 21. 
«C'è stata una valutazione in commissione Bilancio e alla fine una ricomposizione. Stiamo portando avanti una progettualità già inserita nel Family act quindi io conto che martedì 21 il provvedimento venga votato definitivamente alla Camera», ha aggiunto la ministra Bonetti. «C'è stata una collaborazione anche con le opposizioni rispetto ad alcuni emendamenti che hanno arricchito il testo. Mi sembra importante affermare che questo provvedimento è una risposta puntuale e completa alle esigenze delle famiglie, strutturale e stabile e che si inserisce in un provvedimento più ampio che, accanto all'assegno unico universale, favorisce il tema dell'educazione, il protagonismo femminile, la parità di genere nelle famiglie, il protagonismo dei giovani».


 

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