Conte: «Non escludo un tagliando al contratto di governo» Video

Conte: «Non è il governo delle lobby e dei comitati d'affari» Diretta
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Venerdì 28 Dicembre 2018, 10:40 - Ultimo aggiornamento: 29 Dicembre, 08:30

Sul contratto di governo «la possibilità di un tagliando non é da escludere, per vedere cosa si può fare meglio e introdurre nuove misure, eventualmente». Lo ha detto il premier Giuseppe Conte nella conferenza stampa di fine anno a Roma rispondendo a una domanda sulla possibilità di una verifica dell'accordo M5S-Lega.



«Questo non è il governo delle lobby e dei comitati d'affari», ha assicurato Conte rivendicando «la natura populista della maggioranza che guida il Paese se questo significa ridurre la frattura tra cittadini e classe politica». 

«I fondamentali del sistema economico italiano sono solidissimi, certo abbiamo un debito che incute un certo timore, ma è sotto controllo e non così spaventoso, siamo la settima economia del Mondo e abbiamo un forte risparmio privato», spiega, ricordando di aver creato un sistema che ha avviato un poderoso piano di investimenti («Investitalia») che prevede 400 milioni per i comuni da impegnare entro maggio. Grazie a tutto ciò il premier non mette in dubbio la crescita del Paese che sarà «robusta».

L'aumento dell'Iva nel 2020 e 2021? «Non vorrei che fosse trascurato il fatto che in pochi mesi abbiamo dovuto recuperare 12,5 miliardi per neutralizzare l'incremento dell'Iva. Continueremo nel 2020 e 2021 con questa modalità e ci impegniamo a impedire l'incremento dell'Iva». 

«Non è affatto vero che la manovra sia stata scritta a Bruxelles, è stata scritta in Italia. Tutte le volte che mi sono seduto con Bruxelles non ho mai consentito che mettessero in discussione i punti qualificanti della manovra e devo dare atto loro che non hanno mai cercato di valutare nel merito tali punti». 

Palazzo Chigi è «una parentesi meravigliosa che mi rende orgoglioso per realizzare un servizio a favore del paese nel modo più efficace possibile. Ma è una esperienza limitata ai 5 anni della legislatura poi libererò la poltrona», sottolinea poi il premier. «Non farò campagna elettorale per le europee - aggiunge - continuerò a tempo pieno nel mio ruolo di presidente del Consiglio».

Luigi Di Maio e Matteo Salvini, prosegue, sono «due leader molto ragionevoli, ci descrivete spesso alle prese con litigi, ma vi posso assicurare che non c'é mai stato al tavolo in decine di vertici, a mia memoria, uno in cui sia avvenuta una seria litigata o un contrasto dialettico vivace. Forse sono anche un pò noiosi, ma vogliamo fare del bene al Paese e ragionando troviamo la soluzione migliore senza litigare». «Se i sondaggi a distanza di mesi ci danno ancora molto apprezzati dai cittadini è forse dovuto a alla continuità e alla coerenza nell'azione di governo. Stiamo contribuendo a ridurre la frattura tra classe politica e cittadini». 

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