Cambia il congedo di maternità, al lavoro sino al nono mese: tutte le novità della Manovra

Manovra, cambia il congedo di maternità: si potrà restare al lavoro fino al nono mese di gravidanza
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Mercoledì 5 Dicembre 2018, 11:18 - Ultimo aggiornamento: 6 Dicembre, 08:44

Niente reddito di cittadinanza e riforma delle pensioni per ora, ma nella manovra spunta un pacchetto famiglia, tra i pochi interventi organici approvati insieme a tante micronorme durante l'esame in commissione Bilancio alla Camera. A cambiare, con la legge di bilancio del governo gialloverde, il congedo per le neomamme: chi vorrà, e otterrà il via libera del medico, potrà rimanere al lavoro fino al nono mese, portandosi in dote l'intero periodo di astensione di 5 mesi a dopo il parto.

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Nessun obbligo, ma un'alternativa che modifica le regole attuali secondo le quali non si può lavorare durante i 30 giorni che precedono la nascita del bebè. Una norma che non tutela la salute e la libertà delle donne, attacca la Cgil che accende i riflettori sul rischio che a rimetterci siano soprattutto le lavoratrici più precarie. Con un'altra modifica viene anche aumentato da mille a millecinquecento euro il bonus nido e prorogato fino al 2021. Le novità sono arrivate con alcuni emendamenti parlamentari ma riprendono in parte il pacchetto del ministro Fontana sulla famiglia. Tra le ultime misure che hanno incassato l'ok dei deputati, oltre all'ampliamento del congedo per i papà che il prossimo anno sale a cinque giorni, una rivisitazione della carta famiglia per i nuclei con più di 3 figli (fino a 26 anni e non più 18) che esclude le famiglie di immigrati dalla possibilità di usare gli sconti. Non è il solo intervento sul fronte migranti però: dal 2019 infatti i fondi finora vincolati a garantire l'assistenza sanitaria agli stranieri non iscritti al Servizio sanitario nazionale potranno essere utilizzati dalle Regioni anche per altri scopi. Ecco gli ultimi emendamenti approvati e che ora devono passare per l'esame dell'Aula della Camera prima di ottenere il primo via libera del Parlamento e passare al Senato.

CONFERMATA LA MAGGIORAZIONE TASI - La norma permette di 'salvarè i bilanci di molte amministrazioni. L'aliquota potrà essere mantenuta allo stesso livello individuato fino a quest'anno, cioè ad un massimo dello 0,8 per mille in più dell'aliquota ordinaria, rimanendo in comuni come Roma e Milano all'11,4 per mille anziché al 10,6 per mille.

BONUS 18/ENNI NON PIÙ A TUTTI - Gli stanziamenti a favore scendono da 270 a 230 milioni. L'Isee sarà uno dei criteri per definire la platea. I 40 milioni sottratti saranno distribuiti ad altre attività culturali: dal Fondo unico per lo spettacolo al sostegno di cori e bande, da iniziative culturali in zone terremotate alla riqualificazione delle periferie.

INCENTIVI AUTO GREEN, TASSA A CHI INQUINA - Il meccanismo è stato ribattezzato 'bonus malus': per l'acquisto di elettriche, ibride o piccole auto a metano o diesel arriveranno incentivi fino a 6.000 euro, ma per chi compra vetture inquinanti sarà introdotta una tassa da 150 a 3000 euro legata alle emissioni.

SCONTO PER SEGGIOLINI ANTIABBANDONO - Arriva un milione di euro per il 2019 per incentivare l'acquisto di seggiolini con i dispositivi audio.

SCUDO ANTI-SPREAD PER BANCHE E SOCIETÀ NON QUOTATE - Le società non quotate e che non emettono titoli negoziati su mercati regolamentati potranno non applicare i principi contabili internazionali.

PIÙ FONDI PER SICUREZZA URBANA - Le risorse che possono essere destinate all'assunzione a tempo della polizia municipale salgono da 5 a 30 all'anno.

ASSUNTI 18MILA COLLABORATORI SCOLASTICI - I lavoratori, attualmente dipendenti di ditte private, saranno assunti via concorso nel 2019. Il risparmio di 274 milioni tra 2020 e 2021 confluirà nel il fondo ordinario di funzionamento delle scuole.

NUOVA STRETTA ANTI-BAGARINAGGIO - I biglietti dovranno essere nominali per spettacoli, a partire dai concerti, nelle strutture con capienza oltre i 5000 spettatori, come stadi o palazzetti. Sono esclusi balletto, jazz, musica classica e circo.

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