Fratelli d'Italia, Meloni apre la conferenza programmatica: «In Europa per cambiare tutto»

Meloni apre la conferenza programmatica del Lingotto: «In Europa per cambiare tutto»
di Claudia Guasco
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Sabato 13 Aprile 2019, 11:26
Dal nostro inviato
TORINO Per Giorgia Meloni le prossime elezioni europee rappresentano una doppia sfida. Se il suo partito crescerà a sufficienza, afferma la leader di Fratelli d’Italia, «esiste la possibilità di un governo senza Cinquestelle». E compito del suo partito è proprio quello di costruire «un’alternativa di governo». Spiega: «Se, come sembra, i partiti destinati a crescere sono Fratelli d'Italia e la Lega, e questo si verificherà, e si verrà a creare una nuova maggioranza, tutti dovranno tirarne le conseguenze e, votando Fratelli d'Italia, si potrà creare un governo sovranista senza Cinquestelle».

IL MANIFESTO
Con questo obiettivo stamane a Torino, al Lingotto, si apre la due giorni di conferenza programmatica di Fratelli d’Italia. «In Europa per cambiare tutto», è la parola d’ordine, e la scelta del capoluogo piemontese ha un significato preciso: «E’ la città simbolo di quell’Italia che chiede più sviluppo, infrastrutture e crescita». Da qui Giorgia Meloni apre ufficialmente la campagna elettorale del movimento, con l’illustrazione delle linee programmatiche, le assemblee, tavole rotonde e testimonianze alle quali prenderanno parte esponenti della società civile, della cultura e delle associazioni vicine alle proposte di Fratelli d’Italia. Al Lingotto saranno presenti oltre 2000 delegati, di cui oltre 1300 eletti in 850 seggi, chiamati a discutere e approvare un “Manifesto sovranista e conservatore” composto da quindici punti. Parola d'ordine per le prossime elezioni è cambiamento: «Deve essere chiaro che non andiamo in Europa per limare qualche direttiva, ma a ricostruire la configurazione europea dalle sua fondamenta», sottolinea la leader del partito. «Vogliamo un'Europa nella quale si faccia insieme la politica estera ma gli Stati nazionali siano liberi di decidere la lunghezza delle zucchine e non ci siano oscuri burocrati che decidono tutti per noi», aggiunge. «Questo si può fare se Fratelli d'Italia diventa una presenza importante in Europa».

INVESTIMENTI
Quanto alla posizione del nostro Paese, «il Fondo monetario internazionale ha sottolineato che il deficit italiano può essere un peso per l'eurozona? Anche l'euro alle volte è un peso per il deficit italiano», è la replica alle critiche del commissario Ue per gli affari economici e monetari, Pierre Moscovici, che a margine dei lavori del Fmi ha bollato l'Italia come fonte di incertezza per l'Europa, avvertendo che il debito deve calare. «Il deficit italiano è sicuramente importante e significativo ma la vera domanda è per che cosa vengono spesi i soldi in deficit?», rimarca la presidente di Fratelli d'Italia. «Se noi andassimo in Europa a chiedere per esempio di scomputare la spesa per investimenti dal calcolo deficit-pil, probabilmente l'Europa dovrebbe stare ad ascoltarci perché la spesa per investimenti è un qualcosa che rimane e produce ricchezza». Certo, conclude, «se facciamo spesa in deficit per pagare il reddito di cittadinanza mi rendo conto che sia difficile comprendere le posizioni italiane».

IMPRESE
Ieri Giorgia Meloni era a Milano per una visita al Salone del mobile. «L'Italia vista da qui è un'Italia che ti fa sperare e ti fa arrabbiare.
Sperare perché delle imprese del settore del design, così come quelle di altri settori, sono riuscite a ottenere i risultati straordinari che ottengono con uno stato e un'Europa che fanno di tutto per mettere i bastoni fra le ruote», riflette. «Figuriamoci dove potrebbero arrivare se avessero invece uno Stato capace di fare sistema con le nostre imprese. Mi fa arrabbiare perché la politica non è stata in grado di dare queste risposte e particolarmente dispiace che sia stato questo governo dal quale ci si aspettava molto di più proprio sul tema del sostegno alle imprese e si sperava fosse in grado di avviare uno shock fiscale, di spendere le risorse per investimenti pubblici, di sbloccare gli appalti, di tagliare la burocrazia». E invece, conclude la leader di Fratelli d’Italia, “le tasse aumentano, la burocrazia aumenta, gli investimenti vengono bloccati, le strutture non si fanno. Questo governo insomma è contro questa realtà che ha bisogno di essere sostenuta dalla politica».

 
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