Centrodestra di nuovo al timone: la road map leghista parte dall'Ue

Centrodestra di nuovo al timone: la road map leghista parte dall'Ue
4 Minuti di Lettura
Venerdì 3 Maggio 2019, 08:43 - Ultimo aggiornamento: 13 Giugno, 12:19

Berlusconi è fuori combattimento per ora, non può essere lui l'intermediario tra il Ppe e l'asse sovranista e allora Salvini ha avuto buon gioco nel presentarsi da Orban come il garante del futuro centrodestra.
L'incontro avvenuto tra il ministro dell'Interno e il premier ungherese va letto, spiegano fonti leghiste, non solo in chiave Ue. Il vicepremier leghista ieri ha incassato gli applausi del padrone di casa ma soprattutto il riconoscimento che dopo il Cavaliere è lui il nuovo leader con cui confrontarsi in Italia. La strada per cambiare le istituzioni europee è tracciata. Dialogo con i conservatori per interrompere l'asse tra il Ppe e i socialisti. Non è un caso che la Meloni abbia subito apprezzato il metodo illustrato dal responsabile del Viminale. E che Orban si sia detto pronto anche a staccarsi dalla famiglia dei popolari se dovesse ancora prevalere il vecchio schema Ppe-Pse. «Cominciamo a cambiare le cose in Europa. Poi le cambieremo anche in Italia», ha spiegato il leader del partito di via Bellerio a chi lo ha chiamato proprio nelle ore in cui si consumava lo strappo nel governo sul caso Siri.
I contenuti del faccia a faccia tra Salvini e Orban erano stati preparati da tempo. La posizione univoca sul fronte dell'immigrazione ha fatto da apripista ad un patto che in teoria dovrebbe attuarsi soprattutto dopo le elezioni Europee. E che per Salvini prevede anche il confinamento di M5S nell'irrilevanza. Il ministro della Famiglia, Fontana, è stato categorico: «M5S non conterà più». «Di Maio ha sottolineato il vicesegretario del Carroccio - sta lavorando a un gruppo europeo che - se mai riuscirà ad essere costituito - sarà del tutto ininfluente, perché composto da partiti che hanno poche o nessuna chance di accedere al Parlamento Europeo». Definita la sfida della Lega: riportare il Ppe a destra, conquistare un commissario Europeo (per l'Industria o per l'Agricoltura) ma anche imprimere una svolta nei numeri per gli equilibri a Roma.
Salvini spiega un big del partito di via Bellerio ha promesso a Orban che riporterà il centrodestra al governo. In realtà il patto Salvini-Orban non è detto che avrà un esito positivo. La Lega, spiega più di un dirigente di partito, è consapevole che Orban, pur avendo una forza consistente, difficilmente riuscirà a far saltare un sistema di potere che si è instaurato da tanti anni. «E' improbabile questo il leitmotiv che i vecchi partiti tradizionali che comandano in Europa si facciano da parte e che il premier ungherese riesca nell'impresa di guidare la rivolta nel Ppe». E non sarebbe facile neanche per Orban allontanarsi dai popolari. Ma di fatto Salvini sfrutterà l'asse con Orban per mettersi alla testa del fronte sovranista e confinare Di Maio a sinistra. E se nelle ultime settimane ha evitato di alzare il tiro contro l'alleato di governo, proprio perché preoccupato che una eventuale caduta dei pentastellati il 26 maggio potesse comportare conseguenze anche sull'esecutivo, ai suoi ha fatto sapere che ora la campagna elettorale si giocherà colpo su colpo. Lo slogan è «prima gli italiani». Ovvero nessun ragionamento sulla possibilità di uscire dall'euro. I temi saranno altri, a partire dalla sicurezza e dalla necessità di tagliare le tasse e di tutelare la famiglia.
L'APPUNTAMENTO
E quel riferimento arrivato in conferenza stampa al reddito di cittadinanza che non porta crescita all'Italia è l'antipasto di quello che dirà nei prossimi giorni. Accreditandosi anche in Europa come «la forza del sì» contro M5S come partito del no, perfino sul garantismo. E' tutto pronto per il 18 maggio, giorno in cui Salvini lancerà l'internazionale sovranista. A piazza Duomo a Milano Orban non ci sarà. Saranno presenti invece Le Pen, il presidente del Partito della Libertà Austriaco Strache, i finlandesi, i belgi e gli altri partiti populisti europei. «Sarà dice chi sta organizzando l'evento il passo decisivo per la svolta in Europa, ma forse anche per la svolta in Italia». La prospettiva di riportare il centrodestra al governo in tempi rapidi non è più un tabù. Con l'apprezzamento anche di Orban.

© RIPRODUZIONE RISERVATA