Natale, cenone alle 19 (ma soltanto dopo il tampone). Coprifuoco alle 22 e baci sconsigliati

Natale, cenone alle 19 (ma soltanto dopo il tampone)
di Rosario Dimito e Cristiana Mangani
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Sabato 28 Novembre 2020, 22:48 - Ultimo aggiornamento: 29 Novembre, 19:51

Prima di tutto bisognerà misurare la temperatura alle statuine del Presepe, poi distanziarle bene e munirle di mascherina... Scherzi a parte, il prossimo Natale dovrà essere veramente all’insegna del buonsenso, della responsabilità, dei controlli e dell’attenzione massima. Brucia ancora il comportamento dissennato della scorsa estate, con discoteche aperte e superaffollate, viaggi su e giù per il mondo senza regole né limitazioni. Nonostante le forti pressioni politiche ed economiche, la tradizione e la religione che spingono verso “gli assembramenti”, il Comitato tecnico scientifico che supporta il governo in questa pandemia, non è intenzionato a mollare di una virgola.


24 DICEMBRE

E allora, si comincia dalla sera del 24 dicembre, quando generalmente nelle case si aspetta la mezzanotte per scartare i regali. Ecco, quest’anno non potrà essere così. Quasi tutte le regioni potrebbero essere gialle: spostamenti tollerati con autocertificazione per raggiungere i genitori. Ma, a meno di “virate” dell’ultimo momento, resterà in vigore il coprifuoco e sarà quello delle 22 fino alle sei del mattino, anche se c’è chi spinge per arrivare almeno alle 23. Per una volta l’Italia dovrà diventare un po’ più anglosassone e anticipare l’orario della cena.

Quindi, appuntamento nelle case intorno alle 19-19.30. Così da riuscire a mangiare e a scartare i regali prima della fuga verso la propria abitazione. Nell’ultima riunione del Cts di due giorni fa, sarebbe stato convenuto di indicare un numero di commensali pari a sei di parenti stretti e/o conviventi, legami affettivi stabili. Ma questo numero sarebbe flessibile nel senso che se fra tutti coloro rientranti nei parametri ammessi, si arrivasse a otto/dieci non sarebbero gravi violazioni alle raccomandazioni. Pertanto la serata sarà aperta a genitori, figli, fratelli e sorelle. O, comunque, alle persone conviventi stabilmente o legate da vincoli affettivi duraturi.

È evidente, osserva uno dei virologi più influenti nel Cts, se uno dei fratelli che pure avrebbe i titoli per stare a tavola, non vede gli altri familiari da tempo, sarebbe opportuno che facesse un tampone, specie se nella sua vita quotidiana incontra altre persone. E i nipoti, in visita dai nonni, sarebbe consigliabile che mangiassero in un tavolino apparecchiato a parte, solo per loro, indossando la mascherina prima e dopo la cena, ed evitando incontri ravvicinati. 
Non è prevista la possibilità di uscire di casa per recarsi alla messa di mezzanotte. Saranno le parrocchie a decidere a che ora verrà celebrata la funzione il giorno della vigilia, in base alle disposizioni del Dpcm. Quindi, un buon momento potrebbe essere prima delle 19 (durante la giornata saranno diverse le funzioni). In modo da poter arrivare in orario alla cena.


25 DICEMBRE

Alle 13 del 25 si ricomincia, è di nuovo ora di pranzo. Questa volta ci sarà anche tempo per una tombola, ben distanziati e con la mascherina, perché il coprifuoco scatterà alle 22. Potranno esserci i fidanzati? Gli amici intimi? Questi ultimi sicuramente no, ma se ci sono legami affettivi profondi e non occasionali, potrebbero sedersi a tavola, con le accortezze generiche del tracciamento se per lavoro hanno avuto più contatti. Chiaramente anche tra i consanguinei il rischio contagio rimane elevato. Gli esperti consigliano di sottoporsi tutti a tampone preventivo. Vietatissimi i baci e gli abbracci: meglio mostrare affetto verso i nonni e gli altri commensali mantenendo le giuste distanze e indossando sempre la mascherina. Ne va della loro vita.


26 DICEMBRE


Dopo una vigilia e un Natale iper controllati, si potrà fare qualcosa in più per il 26? Tra le tradizioni dure a morire c’è proprio quella di chi è abituato a passare almeno il giorno di Santo Stefano a pranzo fuori. Quest’anno sarà impossibile, perché il nuovo dpcm che verrà emesso entro il 4, imporrà la chiusura di bar e ristoranti nelle tre giornate clou. Durante il resto del mese, la chiusura rimarrà quella delle ore 18. Perché - come dice Charlie Brown - «a Natale sono tutti più buoni. È il prima e il dopo che preoccupa».
 

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