Vaccini, De Luca: «Non procederemo solo per classi di età, l'economia sta morendo». Ma c'è lo stop di Figliuolo: «No deroghe»

Vaccini, De Luca: «Non procederemo solo per classi di età, l'economia sta morendo». Ed è pronto ad abbandonare il tavolo Stato-Regioni
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Lunedì 12 Aprile 2021, 13:36 - Ultimo aggiornamento: 18 Febbraio, 21:32

La Regione Campania, ancora in zona rossa, non proseguirà la sua campagna vaccinale considerando i soli criteri dell'età. Lo ha annunciato il presidente Vincenzo De Luca che lo ha già comunicato anche al commissario per l'emergenza Covid, il generale Figliuolo. Il presidente inoltre annuncia di essere pronto a manifestare il suo dissenso abbandonando la conferenza Stato-Regioni, cioè quell'organo dove si discutono e condividono le decisioni del governo con le regioni. Ma è poi arrivato l'altoltà di Figliuolo.

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«Questo fine settimana, venerdì, si riunirà il Comitato tecnico scientifico, faranno la valutazione e credo che al 90% usciremo dalla zona rossa», ha detto De Luca.

 «La Campania è stata una regione tra le più rigorose d'Italia, ma una cosa è il rigore altro è la stupidità. Ho appena finito di parlare con il commissario Figliuolo al quale ho detto che una volta completati gli ultra ottantenni e i fragili noi non intendiamo procedere per fasce di età. Dedicheremo la struttura pubblica a curare i fragili e le persone anziane ma lavoreremo anche sui settori economici perché se decidiamo di andare avanti solo per fasce di età, quando avremo finito le fasce di età l'economia italiana sarà morta».

Cosi il governatore della Campania Vincenzo De Luca a Benevento.

«Se per aprile non arrivano in Campania i duecentomila vaccini in meno che ci hanno sottratto nei tre mesi che abbiamo alle spalle prenderemo misure clamorose: non parteciperemo più alle riunioni della conferenza Stato - Regioni perché non intendiamo più essere presi in giro. Bisogna superare il primo scandalo che è la mancata distribuzione vaccini in Campania ed è una vergogna che la regione con la più alta densità abitativa in Italia abbia meno vaccini di altre regioni». Lo ha detto il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca a Benevento. «La Campania dovrebbe ricevere il 9,6% di vaccini in base alla popolazione, ne riceve il 7,2%. Siamo l'ultima regione a ricevere vaccini rispetto alla popolazione e questo è uno scandalo. È evidente che questo determina un rallentamento», ha aggiunto De Luca. 

Ad oggi la Campania ha somministrato oltre un milione di dosi (1.093.358 per la precisione) su 1,2 milioni di dosi consegnate. Ne ha utilizzate, dunque l'85.4%.

La distribuzione per fasce d'età vede gli anziani come categoria più immunizzata: gli over80 e over90 vaccinati sono 317mila. Poi vengono le persone vaccinate che hanno un'età compresa tra i 50 e i 59 anni: sono 173mila. Dopo queste, vengono gli utenti over70: sono quasi 155mila, quasi quanto la classe d'età più giovane di 10 anni. Le persone vaccinate con una prima dose che hanno tra i 60 e i 69 anni sono quasi 152mila. Sono inoltre 125mila i quarantenni vaccinati. E quasi centomila i trentenni. Riguardo all'occupazione delle persone vaccinate: la Regione Campania ha iniettato una prima dose al 100% del proprio personale sanitario (99mila tra medici, infermieri e operatori), il 76% del personale scolastico (4 punti di percentuale in più rispetto alla media nazionale). 

 

La replica di Figliuolo

La campagna di vaccinazione «deve proseguire in modo uniforme a livello nazionale, senza deroghe ai principi che lo regolano, facendo riferimento all'ordinanza che indica le categorie prioritarie». Così il Commissario per l'emergenza Francesco Paolo Figliuolo replica al presidente della Campania Vincenzo De Luca. «L'obiettivo - aggiunge il Commissario - è quello di mettere al sicuro le persone fragili e le classi di età più anziane, che sono le più vulnerabili all'infezione. Più celermente si concluderà questa fase, prima si potrà procedere a vaccinare le categorie produttive».

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