Astrazeneca, Speranza: «La campagna vaccini va avanti, gli eventi non incrinano la fiducia»

Astrazeneca, Speranza: «La campagna vaccini va avanti, gli eventi non incrinano la fiducia»
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Mercoledì 17 Marzo 2021, 08:33 - Ultimo aggiornamento: 18 Febbraio, 10:59

Vaccini, dopo il caso Astrazeneca l'Italia va avanti. «Il governo italiano considera i vaccini la prima vera chiave per chiudere questa stagione, quanto avvenuto nelle ultime ore non incrina la nostra fiducia, la campagna di vaccinazione va quindi avanti e dovrà accelerare anche con l'aumento delle dosi che avremo a disposizione, l'auspicio è che già da domani possa arrivare una risposta dall'Ema. Abbiamo massima fiducia e pretendiamo il massimo livello di sicurezza». Lo ha detto il ministro della Salute, Roberto Speranza, in audizione alle Commissioni riunite Affari sociali di Camera e Senato. La situazione attuale «non è paragonabile a quella di un anno fa, innanzitutto perché ci sono i vaccini: basta guardare la discesa della curva dei contagi tra gli operatori sanitari che si sono vaccinati e nelle Rsa. Nello stesso tempo, sono state messe in campo da ultimo con il più recente decreto legge delle misure di contrasto alla pandemia che consentono di intervenire nelle aree dove le condizioni sono più critiche». Una delle ragioni essenziali «della nascita di questo Governo - ha detto ancora - è accompagnare questo Paese fuori dalla pandemia ed è in questo senso che stiamo lavorando».

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«Nelle prossime ore stiamo lavorando a due interventi normativi: uno per favorire l'impegno di farmacie e di infermieri nella campagna di vaccinazioni per favorirne l'accelerazione», ha proseguito Speranza. «La situazione non è semplice e questo per le varianti: la Uk si trasmette più velocemente del 35-40% e ha toccato il 54% della totalità dei casi.

Sono presenti anche varianti sudafricana, soprattutto nell'area di Bolzano, e quella brasiliana soprattutto nel Centro Italia. Con il criterio di 250 casi per 100mila per l'ingresso in zona rossa speriamo di piegare la curva. Quindi una situazione non semplice che richiede la massima cautela con l'impegno di tutte le istituzioni».

Caso Astrazeneca

Per il vaccino AstraZeneca una «sospensione temporanea e precauzionale» che è «stata frutto di un confronto prima tra le agenzie regolatorie nazionali poi tra i ministri della salute e i capi dell'esecutivo».  In generale sui vaccini il ministro ha sottolineato che rappresentano il «vero fatto nuovo» che si lega alla rafforzata capacità di testing e ai farmaci. Elementi che fanno del marzo 2021 un mese «non paragonabile» con il marzo del 2020.

«Abbiamo, com'è noto, ormai quattro vaccini (contro il Covid ndr.) che sono stati approvati dalle agenzie regolatorie: tre sono già disponibili. Su Johnson & Johnson l'aspettativa è che già dopo la dopo la metà di aprile possano arrivare in Europa le prime dosi. E questo ci mette in una condizione oggettivamente diversa». «Siamo in situazione non semplice - ha proseguito - da gestire con la massima serietà, con la massima attenzione e con rigore - ricorda Speranza - Ma dall'altra parte abbiamo una ragionata fiducia perché gli strumenti che abbiamo a disposizione ci mettono nelle condizioni di poter lavorare per un'accelerazione di questa campagna di vaccinazione e puntare a una soluzione che possa essere strutturale» della crisi da coronavirus.

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«A coordinare l'assistenza ci saranno le centrali operative territoriali che avranno la funzione di punto di riferimento sia per l'accesso alle cure sia per gli operatori e per integrare l'assistenza e il territorio. Inoltre ci saranno i centri territoriali contro la povertà sanitaria con equipe multidisciplinari», così il ministro della Salute Roberto Speranza.

Investimenti

«Investire nella trasformazione digitale del nostro ssn è una priorità ed è un lavoro che deve cominciare dal cuore stesso del sistema - ha spiegato il ministro -. Cio che serve è una centrale di calcolo per elaborare la grande quantita di dati disponibili, anche per la costruzione di scenari. Questi mesi ci hanno insegnato l'importanza dei modelli predittivi, pertanto è necessario costruire un modello unico».

 

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