Elezioni, a Roma, Piombino, Acerra e Brescia per dire sì alle infrastrutture: l'iniziativa di Calenda e Renzi

Boschi a Roma, Calenda a Piombino, Renzi e Gelmini a Brescia, Richetti a Ravenna

A Roma, Piombino, Acerra e Brescia per dire sì alle infrastrutture: l'iniziativa di Calenda e Renzi
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Mercoledì 7 Settembre 2022, 12:12 - Ultimo aggiornamento: 12:57

Da Roma, Acerra e Piombino fino a Melendugno, Ravenna e Brescia. Cosa hanno in comune questi luoghi? Sono siti in cui è evidente la necessità di opere fondamentali secondo il Terzo Polo. Ecco il motivo dell' iniziativa di Azione oggi nei luoghi simbolo per le infrastrutture strategiche come i rigassificatori e i termovalorizzatori

L'inziativa di chiama IMBY: acronimo di "in my back yard", riedizione ribaltata della sindrome NIMBY (not in my back yard), ovvero l'atteggiamento ostile che spesso dimostrano i territori chiamati a ospitare le grandi opere.

Azione e Italia Viva sostengono che le opere sono necessarie e la politica possa trovare il modo di eseguirle e di proporle come opportunità per quei territori che non solo le declinano ma che poi sfruttano i benefici che quelle stesse infrastutture, costruite altrove, generano. Quindi dicono gli esponenti del Terzo Polo: sì, nel mio cortile (in my back yard), contro i Nimby che dicono "No, non nel mio cortile".

Calenda a Piombino - Il leader di Azione si è collegato dal porto per sostenere la necessità della nave rigassificatrice di Piombino dicendo: «Noi non possiamo più contare sul gas russo, da settembre a marzo consumeremo 53 miliardi di metri cubi di gas, il 40% veniva dalla Russia: dobbiamo sostituirlo. Il governo Draghi ne ha recuperati 33 di miliardi ma è gas che viene via nave che ha bisogno di rigassificazione». «Piombino ha caratteristiche uniche per ospitare questa nave rapidamente», ha spiegato parlando degli studi condotti dall'Università di Genova sulla sicurezza di questi impianti. Ci sono stati dei brevi momenti di contestazione, da parte di alcune persone contrarie all'opera che il leader potrebbe incontrare in seguito.

Boschi a Roma - «Il nostro sì è un sì coerente al termovalorizzatore a Roma. Vanno fatti». Lo ha detto la presidente dei deputati di Italia Viva collegata da Roma davanti ai cassonetti pieni di immondizia. «In campagna elettorale ci mettiamo la faccia, parlando con i cittadini anche quando ci sono comprensibili preoccupazioni su eventuali rischi connessi», ha spiegato. «Con i termovalorizzatori non ci sono rischi per i cittadini, non hanno effetti negativi su salute dei cittadini ma hanno effetti positivi sulle loro tasche», ha assicurato Boschi.

Renzi e Gelmini a Brescia -  «Il termovalorizzatore a Brescia non ha portato problemi, ma ricchezze e risorse. Dimostrando al resto d'Italia che i bresciani sono avanti. Dovrebbero impararlo anche i romani intesi come classe dirigente». Lo ha detto da Brescia Matteo Renzi in visita al termovalorizzatore di A2A con Mariastella Gelmini. «L'Italia - ha aggiunto il leader di Italia Viva - deve smettere di dire no a tutti perché altrimenti il conto lo pagano i cittadini con le bollette».

 

«Oggi Carlo Calenda sarà a Piombino per il rigassificatore, Matteo Renzi ed io saremo al termovalorizzatore di Brescia. E poi Acerra, Ravenna, Melendugno. Azione e Italia Viva oggi saranno in tanti luoghi simbolici per dire ancora una volta sì all'Italia che dice sì: la politica del no a tutto deve appartenere al passato, dobbiamo invece correre sulla realizzazione di quelle infrastrutture indispensabili per far fronte al fabbisogno energetico di famiglie e imprese e su quelle grandi opere che assicurano crescita e sviluppo al Paese». Lo ha detto Mariastella Gelmini, ministro per gli Affari Regionali ed esponente di Azione, stamattina a Radio Capital.

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