Calenda a Letta: «Noi mai in cartelli elettorali che vanno dall'estrema sinistra a Di Maio». Cangini aderisce ad Azione dopo aver lasciato Forza Italia

Il messaggio: «Agli amici del Pd dico di non fare lo stesso errore di FI di virare verso il populismo»

Calenda a Letta: «Noi mai in cartelli elettorali, fai chiarezza in casa tua»
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Venerdì 22 Luglio 2022, 14:14 - Ultimo aggiornamento: 26 Luglio, 19:57

Carlo Calenda corre da solo. Nonostante le spinte dalla sinistra, il leader di Azione per le prossime elezioni esclude qualsiasi tipo di coalizione: «Non c'è alcuna intenzione da parte di Azione di entrare in cartelli elettorali che vanno dall'estrema sinistra a Di Maio - ha scritto su Twitter -. Questi cartelli sono garanzia di ingovernabilità e sconfitta. Agenda Draghi e agenda Landini/Verdi non stanno insieme. Sono prese in giro degli elettori». Poi il messaggio a Letta e al Pd. «Agli amici del Pd dico di non fare lo stesso errore di FI di virare verso il populismo. "Agenda Draghi" non è una mano di vernice per nascondere il "no" ai rigassificatori, il "sì" ai sussidi a pioggia e al giustizialismo. In questa legislatura avete sbagliato tutto. Fermatevi e riflettete. E ricordatevi Orlando che va a complimentarsi con i 5S dopo il loro intervento contro Draghi o che difende le ragioni di Conte a crisi aperta. Caro Enrico Letta, fai chiarezza in casa tua».

«Non ci arà nessuna coalizione di centro»

In mattinata Calenda era tornata sull'ipotesi di una coalizione di centro: «Non ci sarà, gli unici che stanno facendo un'operazione distinta dai due poli siamo noi, con più Europa da sempre - ha detto a Rtl 102.5 - Chi vuole venire a contribuire porte aperte, purché sia una persona per bene e di qualità, ma non ci saranno altre operazioni. Alla fine ci saranno solo tre poli: noi, la sinistra e la destra». Alle elezioni, ha aggiunto Calenda, «mi aspetto un risultato molto simile a quello che abbiamo fatto a Roma dove, parlando in modo serio, abbiamo preso il 20%. Penso che ci sia uno spazio nel Paese che si è stufato, che non ce la fa più a votare gente che non riesce a governare. Credo che questo sia lo spazio che c'è nel Paese, poi quanto di questo spazio riusciremo a prendere non lo so dire, dipende dai cittadini. Noi possiamo fare solo la politica come gli italiani l'hanno sempre chiesta in teoria, poi sta a loro decidere se votarla o no».

Cangini passa da Forza Italia ad Azione

«All'Italia serve un politica realista, competente, coraggiosa: per questo, preso atto della demagogia dilagante, ho deciso di aderire ad Azione e aiutare Carlo Calenda a costruire un polo liberale che non si limiti a denunciare i problemi, ma sia anche capace di indicare soluzioni ragionevoli». Lo annuncia il senatore Andrea Cangini, che ha lasciato Forza Italia dopo aver votato la fiducia al governo Draghi in dissenso da FI.

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