Calciatrice in lista alleata della Lega, il team la esclude. Lei: «Salvini? Non ci farei mai un selfie»

Calciatrice si candida in lista alleata della Lega, il team la mette fuori rosa. Lei: «Con Salvini non farei neanche un selfie»
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Lunedì 15 Ottobre 2018, 09:28 - Ultimo aggiornamento: 19:40
Gioca nell'Afro Napoli United, la squadra che lavora sull'integrazione tra italiani e immigrati, ma si candida per il centrodestra alleato di Salvini e finisce fuori squadra. È la storia di Titti Astarita, giovane calciatrice che è stata esclusa dal club dopo essersi presentata alle prossime amministrative a Marano, Comune a nord di Napoli, con la lista Movimento Civico Maranese a sostegno del candidato sindaco Pezzella. Sul caso interviene anche il Commissario della Figc, Roberto Fabbricini: «Lo sport deve sempre prevalere su qualunque inclinazione di natura politica».

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L'Mcm è una civica di centrodestra alleata di con Noi con Salvini, il club le chiede di rinunciare alla candidatura, lei rifiuta e finisce fuori squadra. «Il nostro statuto - spiega Antonio Gargiulo, presidente del club - dice chiaramente che siamo contro il razzismo e le discriminazioni, e tutti gli atleti ne sono a conoscenza e approvano questi valori. Quando una nostra tesserata si candida e assume una posizione diversa dal nostro statuto, si fa fuori da sola. Si presenta appoggiando una lista che ha valori totalmente opposti ai nostri, è imbarazzante».

Una chiarezza espressa anche dai tifosi che infatti nella recente partita contro il Virtus Volla esponevano lo striscione «Mimmo libero», in difesa del sindaco di Riace. Astarita, però, si dice sorpresa e accusa il club di discriminarla: «Quando mi hanno detto che avrei dovuto scegliere tra la candidatura e la squadra sono rimasta senza parole. Io mi sono candidata con una lista civica non sposo le politiche di Salvini e non mi farei un selfie con lui, altrimenti mi sarei candidata nel suo partito. Dopo la decisione di mettermi fuori squadra sono stata molto male, ho pianto», spiega all'Ansa.

La giovane era anche capitano della squadra e si era detta pronta a restituire la fascia e fermarsi per un pò, durante la campagna elettorale, ma il club le ha posto l'aut aut, cacciandola. «L'Afro-Napoli United non è una squadra come le altre - affermano i dirigenti in una nota - nasce come progetto di inclusione e integrazione per dare voce a un'Italia multietnica che già esiste e che quotidianamente è oggetto di discriminazioni e razzismo». Ma non finisce qui: le compagne di squadra di Titti sono infatti schierate dalla sua parte e così l'Afro Napoli ha deciso di non iscrivere la squadra al campionato di serie C1. Il caso viene aspramente criticato dal vicepremier e ministro degli Interni, Matteo Salvini: «Gli unici razzisti - commenta in un tweet - sono i buonisti di sinistra. Tenete la politica fuori dallo sport!».​

«Ho appreso con stupore la notizia dell'esclusione dalla squadra della capitana dell'Afro-Napoli United Titty Astarita», ha detto il Commissario della Figc, Roberto Fabbricini. «Il calcio - spiega - è prima di tutto passione, inclusione sociale e rispetto del prossimo, gli stessi principi che l'Afro difende da anni svolgendo attività sportiva in Campania. Mi aspetto che nelle prossime ore venga chiarito quanto accaduto, ritenendo che lo sport debba sempre prevalere su qualunque inclinazione di natura politica».
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