Calcetto, così torneremo a giocare: niente doccia, spogliatoi chiusi, mascherine fino a inizio partita

Calcetto, così torneremo a giocare: niente doccia, spogliatoi chiusi, mascherine fino a inizio partita
di Emiliano Bernardini
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Domenica 18 Aprile 2021, 00:00 - Ultimo aggiornamento: 14:49

La data chiave è il 26 aprile, quando vanno verranno ripristinate le zone gialle e parola del Presidente del Consiglio, Mario Draghi: «investiremo sugli spazi aperti». Di fatto il via libera allo sport. Anche quello di contatto. La road map è stata tracciata. Il Dipartimento dello Sport insieme alla Sottosegretaria Valentina Vezzali (oggi sarà ad Imola per il via del Gran Premio di Formula Uno) e di concerto con il Cts sta studiando una serie di protocolli per garantire riaperture in tutta sicurezza. Di ufficiale al momento non c’è nulla, con ogni probabilità lo diventerà giovedì al termine del consiglio dei Ministri che detterà le nuove regole con un Dpcm. Nelle zone arancione, invece, continueranno ad essere consentiti solo gli allenamenti svolti in forma individuale. 

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CALCETTO TRA AMICI E NON
Lunedì 26 aprile per la palla tornerà al centro del campo. Si potrà tornare a giocare. Anche tra amici. Saranno consentite anche le partite amatoriali di calcetto, basket, volley, beach volley e le gare degli altri sport di contato purché praticati all’aperto e nelle regioni gialle.

Le regole sono più o meno le stesse definite nei mesi scorsi (si stanno definendo alcune piccole modifiche). Mascherine e distanziamento fuori dal campo e vietato fare la doccia negli spogliatoi. Esultano i circoli sportivi di tutta Italia che tornato ad aprire pienamente i battenti. Non solo, dunque, tennis e padel. Il nuovo Dpcm darà il via libera anche a tutti quegli sport di contatti dilettantistici interrotti lo scorso 25 ottobre. In quella data infatti venne introdotta nel decreto la dicitura «di preminente interesse nazionale» costringendo le varie federazioni a comunicare al Coni le categorie che rientravano nell’interesse nazionale. 

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LE PISCINE
Per quanto riguarda le altre attività, le indicazioni della cabina di regia prevedono una ripresa scaglionata sulla base delle indicazioni relative al rischio di contagio per le varie attività. E questo, a differenza delle sopracitate riaperture, verrà chiarito con il decreto di maggio. Ma con ogni probabilità il 15 maggio si potrà tornare in piscina. Solo se all’aperto. Sarà obbligatorio prenotare l’ingresso e l’elenco delle persone che avranno accesso dovrà essere conservato per 14 giorni. Consentito l’uso degli spogliatoi e delle docce ma con l’obbligo dei 2 metri di distanziamento. Impossibile lasciare oggetti o indumenti in armadietti o appesi alle panche: dovranno essere conservati in sacchetti o nelle borse personali. L’accesso in vasca sarà contingentato. La densità di affollamento è stata calcolata con un indice di una persona ogni 10 metri quadri di superficie dell’acqua. Le piscine al coperto, invece, Potranno riaprire dal primo giugno. Una scaletta che non è certo piaciuta al numero uno della Federnuoto, Paolo Barelli: «Spero di leggere nel decreto della prossima settimana date diverse e anticipate, in quanto sostengo che lo sport, anche al coperto, in sicurezza e nel rispetto delle linee guida già impartite, sono più sicuri dei mezzi pubblici e delle scuole».

LE PALESTRE
Dal primo giugno sarà possibile tornare ad allenarsi nelle palestre al chiuso. Come detto è in via di sviluppo un protocollo che consenta la ripresa in sicurezza. Di base sarà obbligatoria la prenotazione e i nomi conservati per 14 giorni. Non sarà consentito l’uso delle docce e non si potranno lasciare gli indumenti negli spogliatoi. Sarà obbligatorio bere sempre da bicchieri monouso o bottiglie personalizzate. Inoltre, durante l’attività sarà «obbligatorio mantenere la distanza interpersonale minima adeguata all’intensità dell’esercizio, comunque non inferiore a 2 metri». Dopo ogni utilizzo gli attrezzi andranno sempre igienizzati e sarà obbligatorio portarsi il proprio tappetino. Gli operatori, i personal trainer e ogni persona impiegata in attività lavorative all’interno delle strutture dovranno sempre indossare la mascherina. 
 

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