Comincia ad allargarsi il gruppo dei sostenitori di Stefano Bonaccini nella corsa alla segreteria del Pd. Il governatore dell'Emilia Romagna comincerà domani, da Bari, il suo tour attraverso 100 comuni italiani. E ad accoglierlo ci sarà, oltre al sindaco del capoluogo pugliese Antonio Decaro (amico di Bonaccini e suo sponsor della corsa al Nazareno), anche il presidente della Regione Michele Emiliano. Che al congresso sosterrà il collega governatore. Lui, per ora, non conferma né smentisce: «Il congresso non può essere la somma di posizionamenti ma deve fare scelte politiche - avverte Emiliano - quindi adesso sentiremo il parere di tutti. Bisogna parlarsi, domani saluteremo Bonaccini con Antonio Decaro e sentiremo cosa ha da dire e in che modo cercherà di dare una svolta al Pd».
Ma la decisione, ormai, sarebbe presa.
Il congresso, dunque, entra nel vivo. E si profila sempre più come una sfida a due tra Bonaccini e la sua ex vice alla guida dell'Emilia, Elly Schlein (anche se Paola De Micheli, ex ministra delle infrastrutture, è decisa più che mai a dare battaglia). Tanto più Matteo Ricci, possibile quarto competitor in corsa per la poltrona di segretario, ha annunciato oggi che non sarà della partita, per sostenere invece Stefano Bonaccini.
Una corsa (quasi) a due, dunque. Con Elly Schlein che, secondo diversi sondaggisti, pur partendo in svantaggio (per Ipsos di Nando Pagnoncelli sarebbe accreditata del 12 per cento dei consensi, contro il 25 del suo rivale Bonaccini) potrebbe rimontare ai gazebo. Dal momento che il suo profilo, è il ragionamento, potrebbe mostrare particolare appeal sui giovanissimi, che alle primarie dem in calendario il 19 febbraio potranno votare a partire dai 16 anni. La sfida, dunque, è aperta. E - nel Pd lo ripetono in molti - non era mai stata così incerta.