Quirinale, Berlusconi studia i sondaggi: dopo lo stop a Draghi parte la caccia ai 505 voti mancanti

L'ex Cavaliere sta facendo scouting ovunque nei gruppi parlamentari, specie nell’area di centro

Quirinale, Berlusconi studia i sondaggi: dopo lo stop a Draghi parte la caccia ai 505 voti mancanti
di Mario Ajello
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Domenica 5 Dicembre 2021, 14:22

All’indomani dello stop di Forza Italia a Draghi sul Colle, Berlusconi studia i sondaggi. Non solo quelli che ha commissionato lui stesso la scorsa settima e che lo danno tra i più quirinabili ma anche quello appena sfornato da Quorum/Youtrend. E che dice che come prossimo inquilino del Quirinale gli italiani vorrebbero una figura che abbia un grande prestigio internazionale oltre che una lunga attività all’interno delle istituzioni.

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Tra le personalità che potrebbero ricoprire questo ruolo, per il 17% degli italiani il nome migliore sarebbe Mario Draghi, ma subito dopo c’e Silvio Berlusconi al 10%. Seguono da due donne, Emma Bonino e Marta Cartabia, rispettivamente all’8% e al 5%. Sondaggi così danno a Berlusconi la convinzione che deve provarci a scalare il Colle e lo stop suo e di Tajani a Draghi rientra in questo tentativo del Cavaliere abituato alle missioni che paiono impossibili a tutti ma non a lui. Gli servono 505 voti e lo sta cercando facendo scouting ovunque nei gruppi parlamentari.

Specie nell’area di centro.

La situazione

Dove l’asse Renzi-Coraggio Italia ha una settantina di voti a disposizione di Silvio ma anche di Casini. La mossa di Berlusconi di stop a Draghi deriva anche dal fatto che il Cavaliere teme che Meloni soprattutto ma anche Salvini stiano lavorando per la doppia opzione: SuperMario al Colle e subito voto politico. Scenario che fa orrore a Silvio. Il quale promette a tutti i peones: votate me e vi garantisco lo scranno fino al 2023. “È il nostro candidato naturale Berlusconi, a cui noi tutti dobbiamo grande solidarietà”, afferma Lorenzo Cesa, Udc. Il no berlusconiano a Draghi, “così bravo come premier che guai a sostituirlo”, la tentazione del sì a Draghi da parte Meloni-Salvini e anche nel Pd dopo il niet do Mattarella al bis crescono i favorevoli al premier sul Quirinale. Ma avanzano anche altri tre nomi nei colloqui riservatissimi dei dem allargati anche a M5S: la Cartabia, la Finocchiaro e Violante. La prima nom e ben messa con i grillini però, la seconda e il terzo potrebbero andare bene al centrodestra.

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