Berlusconi contro Giorgia Meloni: «Farà la fine della Le Pen». E su Matteo Renzi: «Bravo ma è senza voti»

Salvini ha dichiarato che la coalizione si è sciolta come neve al sole

Berlusconi contro Giorgia Meloni: «Farà la fine di Le Pen»
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Sabato 5 Febbraio 2022, 21:09 - Ultimo aggiornamento: 6 Febbraio, 13:59

Gelo fra Giorgia Meloni e Silvio Berlusconi. Ingrata, dice lui. Non gli devo nulla, dice lei. Se Giorgia continua così, rischia di isolarsi e fare la fine della Le Pen. Silvio Berlusconi non avrebbe ancora digerito le frasi pronunciate su di lui da Giorgia Meloni il 31 gennaio scorso, ospite della trasmissione "Quarta Repubblica" su Rete 4, in particolare il passaggio «A Berlusconi non gli devo nulla».

Durante il pranzo di ieri ad Arcore con lo stato maggiore di Forza Italia, riferiscono fonti azzurre, il Cav avrebbe espresso la sua delusione per i comportamenti, anche recenti, della leader di Fdi. In particolare, avrebbe prima ricordato quando nel 2008 fu determinante il suo contributo perché lei diventasse ministro della Gioventù del Berlusconi quater per poi rammentare ai presenti tutte i gesti di generosità compiuti verso la presidente di Fdi negli ultimi anni, pure da ultimo, con regali a Natale, gesti, avrebbe detto l'ex premier, non sempre ricambiati.

Da qui la conclusione che così facendo Meloni rischia di entrare in un cono d'ombra e di ridursi a svolgere il ruolo che Marine Le Pen ha in Francia senza andare oltre questi confini.

E su Renzi: «Gli mancano i consensi»

Renzi ha carisma, ci sa fare, ma il suo problema sono i consensi... Raccontano che durante il pranzo di Arcore di ieri con i vertici di Forza Italia, apprende l'Adnkronos, Silvio Berlusconi abbia parlato anche delle grandi manovre al centro di questi giorni, a cominciare dal ruolo di Matteo Renzi. Pur riconoscendo capacità politiche e dialettiche all'ex rottamatore, il Cav avrebbe sottolineato che all'ex premier, almeno in questo momento, mancano i voti, visto che secondo gli ultimi sondaggi Italia Viva non supera il 3 per cento. Berlusconi avrebbe approfittato dell'occasione per rassicurare i suoi e gli alleati Lega-Fdi, ribadendo che Forza Italia non farà accordi con la sinistra, ma intende rafforzare l'area moderata del centrodestra, restando fortemente ancorata al perimetro dell'attuale coalizione. Tradotto: il centro siamo noi e nessuno può pensare di fare a meno di me, che sono e resto in campo, e di chi, come Forza Italia, si ispira ai valori del Ppe. In particolare, raccontano fonti azzurre, avrebbe tenuto banco il caso di Renato Brunetta, che ieri in una intervista ha chiesto di avviare un confronto sulla legge proporzionale proponendo di riunire tutti i riformisti al governo nel 2023.

Un'uscita, che avrebbe destato più di qualche malumore azzurro, perché considerata una fuga in avanti.

Il futuro del centrodestra

Così com'è il centrodestra va rifondato, dicono all'unisono Matteo Salvini e Giorgia Meloni. Anche Silvio Berlusconi lo pensa ma per ora pensa di cambiare la sua Forza Italia. Il Cav avrebbe detto chiaramente che metterà mano all'organizzazione del partito. Compulsati i sondaggi che lo rinfrancano un po' visto che ora Fi viaggia verso l'8-9 per cento, l'ex premier vorrebbe concentrarsi, in particolare, sul territorio. Dobbiamo essere più radicati sul territorio, sarebbe stato il monito del presidente forzista. Ora non si è capito se alle parole del capo seguirà un vero e proprio rinnovamento o un semplice restyling. Di sicuro, si starebbe pensando di cambiare i coordinatori regionali. Il punto, raccontano, è scoprire se ci saranno solo alcuni avvicendamenti o un azzeramento totale. Nessuno lo sa dire, si vedrà nei prossimi giorni.

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