Berlusconi, come sta oggi. Il bollettino: «Condizioni stabili, cauto ma ragionevole ottimismo»

Berlusconi, ecco come sta. Zangrillo: «Cauto ma ragionevole ottimismo»
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Sabato 5 Settembre 2020, 15:48 - Ultimo aggiornamento: 5 Aprile, 17:24

Silvio Berlusconi è ancora ricoverato al San Raffaele di Milano, contagiato dal Covid. Oggi il nuovo aggiornamento del bollettino sulle sue condizioni. «Il professor Alberto Zangrillo, responsabile dell'U.O. di Terapia Intensiva generale e Cardiovascolare dell'IRCCS Ospedale San Raffaele di Milano, rende noto che le condizioni cliniche del paziente Silvio Berlusconi permangono stabili. Il quadro respiratorio e quello clinico confermano un decorso regolare e atteso, che induce quindi a un cauto ma ragionevole ottimismo»: è quanto si legge nel bollettino diramato dal San Raffaele sulle condizioni di Silvio Berlusconi.
 

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Ora che Silvio Berlusconi si trova ricoverato al San Raffaele, portato d'urgenza nel cuore della notte anche se lo staff assicura che "non c'è nessuna emergenza", si viene a sapere di una grande , come ai vecchi tempi, in cui il Cavaliere - tanto attento a sfuggire a ogni contagio da essersi rifugiato per mesi in Provenza, lontano dalla Lombardia zona rossa e dal successivo lockdown - è stato protagonista assoluto senza alcuna precauzione né tanto meno mascherina o distanza di sicurezza.


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Berlusconi ricoverato al San Raffaele


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In mattinata anche Pierpaolo Sileri aveva espresso ottimismo: 
«Ho sentito il dottor Zangrillo: spero e immagino che le cose andranno bene», ha detto a Coffee Break su La7 il viceministro alla Salute.
 
 

Di che cosa soffre Berlusconi

«La polmonite bilaterale non è un elemento di gravità. Anzi rientra nel quadro delle polmoniti virali e in quelle da Covid che hanno questa forma clinica, appunto quasi sempre bilaterale». E' quanto spiega il professor Luca Richeldi pneumologo, direttore del dipartimento di pneumologia del Policlinico Gemelli e componente del Comitato tecnico Scientifico del ministero della Salute. La polmonite virale comporta il coinvolgimento del tessuto interstiziale, quello presente tra un alveolo e l'altro nella parte più profonda dei polmoni. Che sia precoce - come nel caso dell'ex premier - significa che è all'esordio, quindi in una fase molto iniziale. I sintomi in via generale sono febbre, tosse, mancanza di fiato, brividi, stanchezza, malessere generale. Ma non sempre sono tutti presenti contemporaneamente. La diagnosi si può fare per via radiologica ma anche con l'auscultazione e con gli esami del sangue. La cura ad oggi è l'aiuto respiratorio con ossigeno, meno l'uso di antivirali come il già molto discusso remdesivir. La polmonite bilaterale diagnosticata a Silvio Berlusconi come conseguenza della patologia legata al Covid, comunque, non sembra destare preoccupazioni nel professor Zangrillo, primario del San Raffaele e medico dell'ex premier che parla di un «blando coinvolgimento polmonare» e neppure tra gli esperti e in particolare tra gli pneumologi. «Sono convinto che si sia trattato di un ricovero di cautela e che ci sarà una evoluzione positiva», sostiene, infatti, il professor Luca Richeldi .
Anche tenuto conto del quadro clinico pregresso, neppure l'età sembra essere un fattore di rischio di per sé. «Si tratta - dice infatti Richeldi - di un paziente monitorato che, conduce una vita sana e non è fumatore». 

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