Berlusconi alla riscossa, sente odore di battaglia

Berlusconi alla riscossa, sente odore di battaglia
di Mario Ajello
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Venerdì 8 Marzo 2019, 00:11
«Salvini premier. E noi con lui». Silvio Berlusconi per la prima volta dice chiaro e tondo che vuole sostenere da subito - «Bisogna andare a votare domani» - un esecutivo guidato dal leader leghista. Senza gelosie, senza più la paura di dare troppo spago al rivale. Il Cavaliere ora tifa Capitano. Vede che la crisi sta cominciando e rompe gli argini: «Tocca a Matteo». Ma prima si deve votare o va bene anche un governo che nasce in questo Parlamento? Per Silvio, ogni soluzione è giusta, basta che Salvini molli i  grillini e si cambi pagina.

«Nella passata campagna elettorale - spiega il capo azzurro - ci siamo impegnati a sostenere come premier la figura indicata dal partito della nostra coalizione che avesse ottenuto più voti. Quel partito è la Lega, e noi manteniamo sempre la parola data ai nostri alleati e ai nostri elettori». Sennò, parta subito un’operazione consenso nelle attuali Camere. «I voti al Senato e a Montecitorio si trovano», assicura il Cavaliere: «Mi risulta che siano molti in Parlamento, anche fra i Cinque Stelle, ad essere disponibili, per convenienza, per calcolo o per senso di responsabilità, a sostenere un nuovo governo senza passare per nuove elezioni. L’unica maggioranza possibile è un centro-destra che trovi in Parlamento un numero sufficiente di onorevoli che diano vita ad un nuovo gruppo di sostegno al nuovo esecutivo». Silvio sente profumo di battaglia, e vuole infilarcisi subito. Ma a Salvini le offerte del Cavaliere finora lo hanno lasciato freddo.
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