Baby modelle, una mamma: «La mia bimba ha un talento naturale, a 4 anni ha vinto già due titoli»
Baby Miss, boom di concorsi per bambini. L’altolà del Garante: no allo sfruttamento
Nel mirino, scrive nella relazione al testo il primo firmatario, l'azzurro Roberto Novelli, la «sovraesposizione mediatica di minorenni che partecipano a competizioni», «spesso organizzate a livello locale, pubblicizzate anche dai social network, fatte di eventi nei centri commerciali e nei locali di provincia», che «promettono lavori nelle agenzie specializzate o sulle passerelle di moda». Forza Italia accende i riflettori pure sui cosiddetti baby influencer, protagonisti di veri e propri spot per pubblicizzare «le ultime tendenze e i prodotti estetici più attrattivi del momento» sulle piattaforme digitali, come Instagram, Fb e Tik Tok, diventati ormai vere e proprie vetrine per i piccoli navigatori. Le «adesioni dei minori ai concorsi di bellezza- denuncia Novelli- sono sempre più numerose, come i sogni e le aspirazioni dei loro genitori: tutto ciò senza alcuna garanzia nè forma di tutela per i propri figli». Il «pericolo», avverte, è che venga leso il diritto all'infanzia e che «decadano i valori quali la scuola, le amicizie, lo sport e che questi siano sostituiti dalla vuota apparenza del trucco, dell'atteggiamento e dalla accentuata fisicità». Con «danni al benessere psico fisico infantile».
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