Il governo tenta di rilanciare sulla famiglia: il tema è stato al centro della riunione di governo dedicata alla verifica del programma, la cosiddetta Agenda 2023, convocata ieri dal presidente del Consiglio. Al termine dell'incontro, dedicato ai temi occupazione e welfare, è stato lo stesso Conte a far sapere che il progetto noto come Family Act dovrà essere messo al centro dell'agenda. Operazione non semplice anche dal punto di vista procedurale, visto che al momento esistono due progetti diversi: il disegno di legge che ha come primo firmatario Graziano Delrio e quello, ancora non presentato, a cui sta lavorando la ministra della Famiglia Elena Bonetti. Nei prossimi giorni il precorso della verifica proseguirà con gli approfondimenti su questi quattro sottotemi: pensioni; salario minimo (altro nodo politico sul quale si tenta di accelerare), equo compenso e rappresentanza sindacale; occupazione, formazione e ammortizzatori sociali; sicurezza sul lavoro. Il confronto sulla previdenza si collega evidentemente con quello in corso con i sindacati.
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Quale sarà l'importo base del nuovo assegno? Al momento su questo punto sono ancora in corso molte simulazioni; nell'ambito del ddl Delrio era stata ipotizzata una somma di 240 euro al mese per ciascun figlio fino ai 18 anni, destinata a scendere a 80 tra i 18 e i 26. Ma questo sarà probabilmente uno degli ultimi aspetti a essere definito. Il progetto a cui lavora Elena Bonetti comprende comunque altri aspetti: la conciliazione dei tempi tra lavoro e famiglia e la riforma dell'istituto dei congedi parentali. In quest'ultimo ambito si lavora all'incremento dei giorni obbligatori per i padri (fino a 15) e all'introduzione di nuove finalità specifiche, come i colloqui scolastici per i figli.
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