Antonomia, nei 5 Stelle è duello tra nordisti e sudisti

Antonomia, nei 5 Stelle è duello tra nordisti e sudisti
1 Minuto di Lettura
Giovedì 28 Febbraio 2019, 14:55
Nordisti contro sudisti, e viceversa. Dentro i 5 stelle la riforma autonomista che vuole la Lega sta scatenando sofferenze e divergenze. Ci sono molti grillini sia alla Camera sia al Senato che remano contro il progetto, caro soprattutto ai governatori leghisti del lombardo-veneto e che per amore di partito Salvini sta  portando avanti tra stop and go (più stop che ho), ma ci sono anche quelli come il deputato bellunese Federico D'Incà. Il quale, al contrario dei ministri stellati, ha un buon dialogo con la titolare del dicastero degli Affari regionali, la leghista Erika Stefani, veneta a sua volta e vicina a Zaia.

I nordico-grillo-autonomisti dicono: ma come, abbiamo promosso, votato e vinto il referendum per il decentramento e ora ci tiriamo indietro? Sì, è la risposta che sembra arrivare dai vertici M5S, anche se Di Maio per prendere tempo dà garanzie a Salvini che la cosa si farà. Ma difficilmente si farà. E comunque il partito sudista, dentro M5S, al momento sembra molto più forte dell'altro anche grazie alla benedizione dall'alto - cosi si dice - di Roberto Fico e dall'esercito di eletti in Campania, deciso a dare battaglia e sgonfiare le ruote al Carroccio dicendo, alla napoletana: «L'autonomismo, cioè la secessione? Ma non esiste proprio...».
© RIPRODUZIONE RISERVATA