Con Savona alla Consob,
si apre la partita
per la successione
alle Politiche Comunitarie

2 Minuti di Lettura
Sabato 2 Febbraio 2019, 17:29
 ROMA Per la guida dell'autorità di vigilanza spunta un nome a sorpresa, Paolo Savona. Profilo «alto» e quindi - secondo M5S-Lega, adatto a placare possibili proteste per il veto a Marcello Minenna. Profilo scomodo, tuttavia, perché il suo trasferimento in Consob scoprirebbe la casella del ministero per gli Affari Europei, aprendo una nuova partita tra M5S e Lega. Il rischio, ragionano fonti di maggioranza, è che se muovi una pedina si muove tutta l'impalcatura. E, infatti, a Palazzo Chigi si lavora alle possibili soluzioni. La casella del ministero per gli Affari Ue, con Savona fuori, è già nel mirino della Lega, che non a caso sponsorizza forse anche più del M5S, la nomina dell'economista sardo alla Consob. Il premier Giuseppe Conte, sempre più calato nel ruolo di mediatore-decisore, potrebbe tenersi l'interim all'Ue, evitando così un nuovo scontro tra i vice. Ma la Lega frena. Con una motivazione molto precisa: il premier, nello schema di governo giallo-verde, è stato scelto dal M5S che, in tal modo, si «prenderebbe» anche un ministero piuttosto «appetitoso» in vista delle Europee. Anche per questo, nel governo, si ragiona su possibili piani B. Come quello di Luigi Zingales, il cui nome circola come possibile alternativa. Savona, che non smentisce l'ipotesi («non so cosa accade alle mie spalle»), ha anche dei vantaggi. Sarebbe una «promozione» di un esponente di governo che, da tempo, manifesta più di un malumore sulla politica economica del M5S e della Lega.
© RIPRODUZIONE RISERVATA