Agostino Gambino è morto: era stato Ministro della Repubblica nel 1995-1996. Fu l’artefice della legge sulla Par Condicio

A lui si deve il decreto con cui si è regolamentata per la prima volta in Italia la parità di accesso ai mezzi di comunicazione durante le campagne elettorali

Se ne va Agostino Gambino, era stato Ministro della Repubblica nel 1995-1996. Fu l’artefice della legge sulla Par Condicio
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Sabato 2 Ottobre 2021, 12:26

È venuto a mancare oggi Agostino Gambino giurista italiano, già ministro della Repubblica.
È stato Ministro delle poste e delle telecomunicazioni del governo Dini dal 17 gennaio 1995 al 17 maggio 1996. A lui si deve il decreto sulla Par Condicio con cui si è regolamentata per la prima volta in Italia la parità di accesso ai mezzi di comunicazione durante le campagne elettorali.
Cavaliere di Gran Croce dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana.

Avvocato dal 1958, allievo e assistente di Alberto Asquini, divenne professore di ruolo all'università nel 1965. Ha insegnato diritto commerciale e diritto fallimentare presso le università di Sassari, Venezia e alla Sapienza di Roma. È stato nominato professore emerito di diritto commerciale nel 2005. È stato membro del Consiglio di amministrazione di diverse Società, bancarie, tra le quali la Banca Nazionale dell'Agricoltura, e assicurative, MEIE e Fata. Ha rivestito l'incarico collegiale di commissario governativo della Federazione Italiana dei Consorzi Agrari.

A seguito del dissesto del Banco Ambrosiano e delle banche e società estere da esso possedute, è stato co-presidente della Commissione internazionale mista, nominata dalla Santa Sede e dal Governo Italiano per l'accertamento dei rapporti tra il Gruppo Banco Ambrosiano e l'Istituto per le Opere di Religione.

È stato componente di diverse Commissioni legislative: Ministero Grazia e Giustizia per la riforma delle società di capitali, per la formazione di uno Statuto dell'impresa a seguito della riforma della legge fallimentare; Ministero delle Partecipazioni Statali per la riforma del sistema giuridico delle partecipazioni statali stesse; Ministero dell'Industria, per la redazione della legge sull'amministrazione straordinaria delle grandi imprese e, poi, per la riforma legislativa di essa; Commissione per l'intervento pubblico nelle imprese in crisi.

Nel 1994 è stato membro della Commissione governativa dei cosiddetti "tre saggi" incaricati di elaborare una soluzione legislativa ai problemi dei conflitti di interessi tra l'attività di governo e le proprietà ed incarichi personali del presidente del Consiglio dei Ministri.
È autore in vari settori del Diritto commerciale di volumi - per uno dei quali, L'assicurazione nella teoria dei contratti aleatori gli è stato attribuito il premio internazionale dell'Accademia dei Lincei.

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