Il podcast Da Stockhausen alla Scala con Patti Smith (e Sanremo): la direttrice d'orchestra Vanessa Benelli Mosell: «In Italia la musica è cambiata»

Giovedì 23 Marzo 2023, 00:06 - Ultimo aggiornamento: 5 Aprile, 21:17
«Mi sarebbe piaciuto vivere nella New York degli anni Settanta, quella di Warhol e del suo gruppo di artisti che rompevano gli schemi usando il pop. Penso a Peggy Guggenheim e al suo sforzo di mecenate del modernismo. Mi piacerebbe che questi anni Venti del Duemila potessero essere di grande ispirazione artistica e di motivazione per una musica che – di fronte a tante tragedie – rappresenti una nuova identità». Parola di Vanessa Benelli Mosell, pianista e direttrice d’orchestra, scelta giovanissima da Stockhausen e protagonista del recente concerto all'aeroporto di Fiumicino, per il lancio dell'operazione Mundys, insieme ai 111 giovani della JuniOrchestra di Santa Cecilia. Parte da qui, con un'intervista a Benelli Mosell di Alvaro Moretti, vicedirettore del Messaggero, il podcast di MoltoDonna, inserto in edicola (e disponibile online) con il Messaggero e con gli altri quotidiani del Gruppo Caltagirone: Il Gazzettino, Il Mattino, Corriere Adriatico e Nuovo Quotidiano di Puglia. Il primo messaggio? Adesso si cambia musica. Il secondo? Ragionare su una musica in movimento, se vogliamo, nella direzione della diversità e dell’inclusività, senza pregiudizio per sesso, età, orientamento sessuale, religione. E una riflessione: come in un'orchestra, ci si muove tutti in una stessa direzione. Alessandra Camilletti ne parla con Alvaro Moretti.
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