Giallo in Vaticano, la scomparsa della quindicenne Emanuela Orlandi (prima parte)

Mercoledì 11 Maggio 2022, 00:58 - Ultimo aggiornamento: 1 Giugno, 12:15

È il 22 giugno del 1983, sono le quattro del pomeriggio, Emanuela Orlandi, 15 anni, ha lezione di musica. L'anno scolastico si è appena concluso. La ragazzina sale sul bus numero 64 e arriva puntuale alle lezioni che terminano alle sette meno un quarto, qualche minuto prima del solito. Quando esce chiama casa e a sua sorella Federica racconta che poco distante dalla scuola è stata avvicinata da un uomo. Le hanno offerto un impiego di volantinaggio come promotrice per una nota marca. Il compenso è di trentasette mila lire (circa ottocento euro) per poche ore lavoro. Troppi soldi per una ragazzina: Federica non è convinta e suggerisce ad Emanuela di tornare a casa e parlarne con i genitori a cena. Ma la ragazza a casa non tornerà mai. Emanuela Orlandi, la figlia di un commesso della Prefettura della Casa pontificia, svanisce misteriosamente nel nulla. Tanti i dolorosi capitoli nella complicata indagine sulla scomparsa della cittadina vaticana: il caso Orlandi è tutt'oggi aperto. "Giallo in Vaticano", tratto dal volume I de "I Gialli di Roma" di Flaminia Savelli, uscito in allegato con Il Messaggero.

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