Johnny Depp licenziato dopo le violenze alla moglie: per la sua carriera è l'inizio della fine?

Johnny Depp licenziato dopo le violenze alla moglie: per la sua carriera è l'inizio della fine?
di Ilaria Ravarino
3 Minuti di Lettura
Sabato 7 Novembre 2020, 09:44 - Ultimo aggiornamento: 09:50

La fine di una carriera in meno di venti righe. E se non è una fine, come è successo a Kevin Spacey, certamente non è un buon modo per ricominciare. «La Warner Bros. mi ha chiesto di abbandonare il ruolo di Grindelwald in Animali fantastici e dove trovarli. Rispetto e accetto la richiesta». Così ieri Johnny Depp, pubblicando su Instagram l'immagine di una lettera scritta a macchina, ha comunicato ai fan il licenziamento dal terzo prequel di Harry Potter, dopo che l'Alta Corte di Londra ha confermato come «sostanzialmente vere» le accuse di violenza avanzate dall'ex moglie Amber Heard.

LEGGI ANCHE Zverev, la verità di Olga: «Mi diceva “non sei niente” e mi picchiava. Ho tentato il suicidio»


L'Alta Corte


Respingendo la sua causa per diffamazione contro il tabloid Sun, che l'aveva definito un «picchiatore coniugale», l'Alta Corte ha reso Depp persona non gradita nei salotti hollywoodiani, dove già da giorni si parlava di un possibile «ridimensionamento» del suo ruolo, quello di uno stregone oscuro, già interpretato in Harry Potter dagli attori Jamie Campbell Bower e Micheal Byrne.

A riprese iniziate (il primo ciak è stato battuto a settembre, con Jude Law e Eddie Redmayne), Depp è stato messo alla porta in attesa che, come ha comunicato Warner, la sua parte sia «riassegnata attraverso un nuovo casting».

 


Ma l'attore, nelle stesse venti righe in cui annuncia il licenziamento, rilancia sulla sua innocenza: «Il giudizio surreale cui è giunta l'Alta Corte non ferma il mio desiderio di giustizia, e confermo che procederò in appello ha scritto per provare la falsità delle accuse mosse contro di me. Non posso permettere che la mia vita, e la mia carriera, vengano definite da questo momento». Eppure è già da tempo che la carriera del divo, fiorita tra gli Anni Novanta e i primi Duemila, e gravemente danneggiata dagli eccessi (leggenda vuole che Depp spenda 30 mila dollari al mese solo per alcolici), procedeva in picchiata: Animali fantastici - I crimini di Grindelwald, uscito nel 2018, aveva segnato il record negativo negli incassi della saga di Harry Potter (564 milioni totali).


J. K. Rowling


Già due anni fa la presenza di Depp nel cast era stata lungamente discussa, e infine accettata solo grazie all'intervento della stessa autrice dei libri, JK Rowling: «Sia io che i produttori non solo siamo felici di poter riconfermare il cast aveva detto la scrittrice - ma siamo sinceramente entusiasti di avere Johnny nel ruolo di uno dei personaggi più importanti della saga».


Sedici udienze


Oggi, dopo le 16 udienze che confermano le 12 aggressioni fisiche subite dalla moglie Amber Heard, e gli atti resi pubblici che testimoniano la perdita di controllo dell'attore (che ha definito per gelosia Leonardo DiCaprio «una zucchina», Channing Tatum «espressivo come un patata» e Heard «una che si vende al mercato del pesce»), Depp fatica a trovare altri ruoli oltre all'ultimo pervenuto quello del fotografo di guerra Eugene Smith nel dranmma Minamata, accolto con freddezza alla scorsa Berlinale.

© RIPRODUZIONE RISERVATA