Vasco Rossi in concerto a Trento: «Siamo (di nuovo) tutti qui, no alla guerra». Il reportage: in 120mila alla Trentino Music Arena

La rockstar arriva in elicottero all'arena, città in tilt per il traffico, ma l'indotto è di 25 milioni di euro

Vasco Rossi
di Mattia Marzi
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Sabato 21 Maggio 2022, 07:25 - Ultimo aggiornamento: 14:43

TRENTO Automobili arrugginite, case abbandonate, una melodia morriconiana in sottofondo, da western apocalittico. Poi lo slogan della prima canzone in scaletta la stessa che apre l'album Siamo qui che riecheggia tra i monti di Trento: «L'undicesimo comandamento!». L'urlo rock di Vasco Rossi contro la guerra, i populisti e i negazionisti (non risparmia nemmeno l'amico Red Ronnie, con ironia) risveglia il mondo della musica dal vivo e inaugura la stagione dei grandi raduni, dopo la pandemia. Ai 120 mila fedeli tanti quanti i residenti di Trento arrivati da tutta Italia alla Trentino Music Arena, fatta costruire per la partenza del tour del rocker 70enne, ieri il Komandante ha impartito la sua benedizione, puntando il dito contro tiranni (senza mai citare Putin e l'Ucraina): «Pace, amore e musica. Fuck the war, fanculo la guerra ha gridato dal palco, alto come un palazzo di nove piani, mentre su Sballi ravvicinati del terzo tipo cominciavano a scorrere i titoli di coda, dopo due ore di concerto noi siamo contro tutte le guerre, perché sono contro civiltà, umanità, donne, bambini, anziani. Rispondiamo con la musica. Dove c'è la musica non c'è la guerra».

 


L'ASSEDIO
La stessa Trento ieri sembrava una città assediata, tra posti di blocco e camion dell'esercito (alle polemiche dei residenti Live Nation risponde con le cifre dell'indotto: 25 milioni di euro).

Da Fai della Paganella, fuori Trento, dove ha alloggiato in questi giorni, Vasco ha raggiunto in elicottero l'aeroporto accanto all'area da 27 ettari che ospita l'arena. Un modo per evitare il traffico che ha mandato in tilt la città, tra 46 mila auto e un centinaio di pullman arrivati solo nella giornata di ieri (imponente lo schieramento delle forze dell'ordine: 500 uomini in campo). «Sono eccitato. Alle prove ero emozionato, stasera sarò più concentrato», si è limitato a dire il rocker, nel backstage. Il caldo non ha scoraggiato i fan: alle 17, quattro ore prima dell'inizio, in 40 mila avevano già preso posto sotto il palco, tra cori e striscioni.


BERLUSCONI
In molti sui social hanno accusato gli organizzatori di aver speculato sul prezzo di bibite e panini (2 euro per mezzo litro d'acqua, 12 euro per un hamburger): «Siamo un'azienda commerciale. E comunque le tariffe sono le più basse d'Europa», risponde Roberto De Luca di Live Nation. La folla era tale che l'inizio del concerto è slittato perché molti fan sono rimasti fuori dai cancelli, ed è stato creato ex novo un ulteriore parcheggio per le auto perché quelli previsti inizialmente non riuscivano a contenerle tutte. La lunga attesa è stata ripagata da uno show che Vasco ha definito «un atto d'amore dopo tre anni di astinenza»: «È fantastico rivedervi, ormai non ci credevo più. Finalmente torniamo ad assembrarci, ad accoppiarci. È stata dura, ma siamo ancora qua».
L'apertura con XI comandamento e L'uomo più semplice, i passaggi più riflessivi con Un senso, Siamo soli, il rock tagliente di C'è chi dice no, Gli spari sopra, Ti taglio la gola (con un pensiero a Gianluca Grignani: «Appena ti prendo da sola ti raso l'aiuola») e Delusa (sostituisce Boncompagni con Berlusconi), fino all'esplosione su Rewind. Parecchi gli svenimenti e i malori. I medici intervengono: the show must go on. Su Una canzone d'amore buttata via bacia sull'angolo della bocca il chitarrista Stef Burns (d'altronde lo canta ne L'amore l'amore, inno all'amore libero: «Si fa come si vuole»). In Eh già fa un accenno ai vaccini («Ormai sono vaccinato con tre dosi», canta).


LA CAROVANA
Su Siamo solo noi al basso torna il 71enne Claudio Golinelli, guest star della band da undici elementi che accompagna Vasco: nel video sugli schermi il rocker guida la carovana da 221 persone che lo seguirà anche nelle prossime date del tour, atteso sui palchi di arene e stadi di Milano (24/5), Imola (28/5), Firenze (3/6), Napoli (7/6), Roma (11 e 12/6 al Circo Massimo), Messina (17/6), Bari (22/6), Ancona (26/6) e Torino (30/6), 660 mila biglietti venduti. Finale pirotecnico con Vita spericolata e Albachiara. Niente speciali tv: «Abbiamo in progetto altre iniziative», fa sapere lo staff di Vasco (ieri tra gli ospiti c'erano rappresentanti di Amazon Music). L'arena non sarà smontata: diventerà un polo che ospiterà altri raduni. Anche in questo Vasco a Trento ha fatto da pioniere.
 

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