Ucraina, il ministro Kuleba e l'estate in Italia: era uno dei bambini di Chernobyl accolti in Irpinia

Ad ospitarlo nel 1986 fu la famiglia del maresciallo Domenico Ventre, che ancora oggi lo considera il suo "terzo figlio"

Ucraina, l'infanzia del ministro Kuleba in Italia: era uno dei bambini di Chernobyl
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Lunedì 4 Aprile 2022, 16:28 - Ultimo aggiornamento: 16:29

Oggi è uno dei volti diventati noti con la guerra in Ucraina, ma non tutti sanno che da bambino il Ministro degli Esteri Ucraino, Dmytro Kuleba ha trascorso diverse estati in Italia, ospite di una famiglia in Irpinia a Artipalda. Era infatti uno dei piccoli che vennero ospitati da famiglie italiane dopo il disastro nucleare di Chernobyl nel 1986, quando programmi di cooperazione internazionale consentivano ai bambini di quei territori a rischio di trascorrere un periodo di tempo in Italia, in zone immerse nella natura.

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All'epoca Dmytrio Kuleba aveva poco più di 10 anni e abitava a Sumy, a 500 km dalla centrale. Troppo pochi per evitare rischi per la salute dei piccoli. Ad accoglierlo ad Atripalda trovò la famiglia Ventre: papà Domenico, maresciallo dei carabinieri, la moglie e i suoi due figli, poco più grandi di Dmytrio. Si instaurò un legame profondo con la  "seconda famiglia italiana", rimasto vivo negli anni, come ha ricordato il ministro in una recente intervista rilasciata al Corriere della Sera.

Domenico Ventre, il maresciallo che lo accolse: «Oggi è Ministro, per noi resta "Dima"»

Oggi Domenico Ventre ha 79 anni, è in pensione e dopo essere rimasto vedovo ha lasciato Atripalda per trasferirsi in Piemonte, a Calenzago Novarese dove vive vicino ai figli. Non ha mai dimenticato il bambino che accolse negli anni 80, come testimonia il suo profilo facebook, dove pubblica quasi quotidianamente aggiornamenti sulla guerra in Ucraina e soprattutto video dei discorsi del ministro degli Esteri. Che per lui è rimasto "Dima", il soprannome con cui lo chiamava da bambino. «Per me è come un terzo figlio, che mi ha reso orgoglioso per la strada che ha fatto» ha detto Ventre in un'intervista al Corriere «Siamo sempre rimasti in contatto, ci siamo scritti fino a poco prima che cominciasse la guerra.

Ora ha troppe cose da fare, non gli mando messaggi, ma il mio pensiero è sempre lì. A lui e al suo Paese» . 

 

Da Sumy all'Irpinia, l'estate da bambino in Italia del Ministro Kuleba 

Ventre racconta di essere stato molto colpito da quel bambino che aveva poco più di 10 anni ma parlava perfettamente inglese, e in pochissimo tempo imparò l’italiano semplicemente guardando la tv. Lo ricorda felice, giocando in casa o nei giorni al mare a Rimini e Riccione, entusiasta dell'Italia che per lui rappresentava un mondo completamente nuovo. Un'estate rimasta nel cuore al bambino accolto e alla famiglia Ventre, come testimonia il fatto che il ministro sia tornato in Italia con la moglie a trovare la famiglia che lo aveva ospitato e che loro stessi sono andati a Kiev a trovarlo. 

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