Totti e Ilary, la separazione. Primo ko per il Capitano: a lei figli, soldi e la villa dell’Eur

L’ex calciatore offriva 6mila euro al mese. L’assegno per i ragazzi: lui offriva 6mila euro al mese, la moglie ne chiedeva 24mila

Totti e Ilary, la separazione. Primo ko per il Capitano: a lei figli, soldi e la villa dell’Eur
di Valeria Di Corrado
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Mercoledì 19 Aprile 2023, 00:03 - Ultimo aggiornamento: 20 Aprile, 09:22

Si chiude il “primo tempo” della partita sulla separazione tra Francesco Totti e Ilary Blasi. Dire chi è in vantaggio tra i due non è facile, specie perché entrambi si ritengono soddisfatti dei provvedimenti provvisori presi dal Tribunale civile di Roma.

Divorzio Totti Ilary, lei aveva chiesto 24mila euro (poi scesi a 13). Il capitano voleva la villa e i figli per metà anno: aveva offerto zero di mantenimento

Totti, il primo ko

Il giudice Simona Rossi ha deciso che l’ex capitano giallorosso debba versare mensilmente alla moglie 12.500 euro per il mantenimento dei tre figli; a cui si aggiunge il 75% delle spese scolastiche e il 50% delle spese straordinarie (viaggi, sport, cure mediche).

Inoltre la mega villa dell’Eur sarà a disposizione esclusiva della conduttrice di Mediaset, che potrà ovviamente condividere con il suo nuovo compagno Bastian Müller-Pettenpohl. Totti resta proprietario esclusivo dell’abitazione, di cui continua a versare ogni mese un cospicuo mutuo - le rate sono più “pesanti” dell’assegno di mantenimento - ma non potrà più accedervi liberamente, salvo su invito di Ilary o di uno dei figli.

 


Il magistrato ha concesso l’affidamento condiviso dei ragazzini, che però avranno il «collocamento prevalente» nel domicilio della madre; alla quale, appunto, è stata assegnata la casa coniugale. La più piccola, Isabel, starà con il padre e la sua nuova compagna Noemi a weekend alterni, più qualche giorno infrasettimanale. Mentre i due figli più grandi avranno la possibilità di autogestirsi e trascorre più tempo con il padre, oltre ai fine settimana alterni stabiliti dal Tribunale. Questa decisione, su cui la mamma è d’accordo, è stata presa considerando che Cristian il 6 novembre diventerà maggiorenne e Chanel, il 13 maggio, compirà 16 anni.


LE PRETESE
Nonostante il duello giudiziario si trascini ormai da otto mesi - prima con la “guerra del guardaroba” per Rolex, borse e scarpe griffate, poi con la vera e propria separazione - finora non è stato raggiunto un accordo extragiudiziale tra i due. Eppure, incredibilmente, i provvedimenti provvisori del giudice Simona Rossi sembrano mettere entrambi d’accordo, almeno sulla parte economica che riguarda il mantenimento dei tre figli e che poi, di fatto, si traduce - a parte il vitto e l’abbigliamento - nelle spese di gestione della mega villa all’Eur assegnata alla Blasi: bollette, domestica, giardiniere.


Ma quali erano le pretese dei due coniugi? Totti voleva tutta la casa per sé e trascorrere con i figli lo stesso tempo concesso alla moglie: insomma, nel complesso, metà anno ciascuno. Nell’ipotesi in cui il giudice avesse accolto questa istanza, l’ex calciatore non voleva pagare nemmeno un euro di mantenimento. In subordine, aveva proposto un assegno cumulativo per i tre figli di 2mila euro mensili o al massimo di 6mila euro. Per questo la decisione del Tribunale, di fargli sborsare 13mila euro al mese, più il 75% delle spese scolastiche, è stata accolta con molta soddisfazione dagli avvocati Alessandro Simeone e Pompilia Rossi, che difendono la conduttrice di Mediaset. Trapela dall’entourage del “pupone”, assistito dall’avvocato Antonio Conte, che anche lui è contento del risultato ottenuto, a fronte della richiesta che aveva avanzato Ilary nel suo atto di citazione: 24mila euro di mantenimento per i tre figli, più il 100% delle spese straordinarie per i figli. Anche se poi, durante l’udienza presidenziale, la pretesa della showgirl era scesa a 13mila euro. C’è da dire che l’ex letterina, al momento, guadagna più dell’ex numero 10 della Roma: lei conduce infatti il programma di successo “L’isola dei famosi”, incassando per ogni puntata decine di migliaia di euro; lui invece, dopo aver appeso le scarpette al chiodo, vive del suo lavoro di talent-scout e degli sponsor. Inoltre, deve sobbarcarsi rate molto esose per il mutuo della villa all’Eur, anche più “pesanti” del mantenimento che dovrà pagare ai figli.


IL SECONDO TEMPO
Nel “secondo tempo” della separazione prenderà il via l’istruttoria, presumibilmente dopo l’estate, durante la quale i coniugi potranno presentare eventuali prove su presunti (rispettivi) tradimenti, per chiedere l’addebito della fine del matrimonio all’uno o all’altra. Nel frattempo, prima che arrivi la sentenza, restano in vigore i provvedimenti provvisori presi ieri dal giudice. Marito e moglie hanno ancora la possibilità di optare per una consensuale, magari partendo dalla cifra stabilita dopo l’udienza presidenziale, su cui pare ci sia appunto l’accordo. 
 

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