Simonetta Cheli, prima donna alla guida dell'Esrin dell'Esa a Frascati: «Io, stregata dalla Luna: così difenderò la Terra con i satelliti» Chi è

Dalla fondazione nel 1966 l'incarico non era mai stato assegnato all'Italia

Simonetta Cheli, prima donna alla guida dell'Esrin dell'Esa a Frascati: «Io, stregata dalla Luna: così difenderò la Terra con i satelliti» Chi è
di Paolo Ricci Bitti
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Venerdì 22 Ottobre 2021, 20:29 - Ultimo aggiornamento: 20:37

«Ha in mente l’eruzione del Cumbre Vieja di La Palma alle Canarie?», chiede Simonetta Cheli, senese, nominata ieri capo del centro Esrin di Frascati (Programmi di osservazione della Terra) dal 300° Consiglio dell’Agenzia spaziale europea tenuto a Parigi.

È un incarico a cui puntava una batteria di poderosi candidati italiani ed europei. Di più: dalla fondazione di Esrin nel 1966, la guida dell'European Space Research Institute non era mai stata assegnata all'Italia e a una donna, anche perché la politica degli incarichi in Esa storicamente tende a evitare direttori della nazionalità del paese che ospita i centri. E, infine, nel nuovo millennio non si era ancora visto un italiano raggiungere un direttorato di così alto livello nell'agenzia. 


Sì, il vulcano, ovvero danni pesanti sull’isola e una nube di anidride solforosa che ha veleggiato per 3mila chilometri fino a minacciare l’Italia.
«Beh, ho appena illustrato al governo spagnolo - risponde da Parigi la veterana dell’Esa approdata dopo 30 anni a uno dei più importanti ruoli dell’Ente, mai affidato prima all’Italia e a una donna – i piani di rilevazione dei movimenti del magma basati sui dati raccolti dal programma Copernicus con la rete di satelliti Sentinel 2 dell’Agenzia spaziale europea. È così possibile mettere al sicuro la popolazione e allestire piani di difesa del territorio, senza dimenticare la sorveglianza dei movimenti della nube di gas alimentata dall’eruzione.

Sono rilevazioni che sfruttiamo anche nello studio degli effetti dei terremoti o delle subsidenze dei territori su cui insiste o insisterà, ad esempio, un ponte».


Dal 1° gennaio prossimo tornerà, questa volta da “sindaco”, nella cittadella Esrin dell’Esa a Frascati, 850 abitanti di 22 nazioni che sono in prima linea nella battaglia per la difesa della Terra.
«Abbiamo già 16 satelliti, e altri 39 sono in cantiere, che ci permettono di monitorare in ogni istante le condizioni del pianeta. Che sono preoccupanti: in evidenza nelle agende di tutti i governi ci sono i drammatici effetti dei cambiamenti climatici, ma per elaborare strategie servono dati e noi glieli forniamo».


E persino gratis: si trovano on line!
«È la nostra missione. Il valore dei dati sta nelle loro applicazioni, nelle loro interpretazioni effettuate sia dallo scienziato che studia lo scioglimento dei ghiacciai o la desertificazione sia dal giovane che vuole lanciare una start up magari per aiutare l’agricoltura a rendere di più senza impoverire l’ambiente».

 
Perché lo spazio?
«Perché a 6 anni sono stata ipnotizzata dallo sbarco dell’uomo sulla Luna: di quella notte davanti alla tv ricordo ogni emozione».


Poi però non ha seguito un percorso Stem (Scienze, Tecnologia, ingegneria e matematica).
«Macché, ho studiato Scienze Politiche-Relazioni internazionali all’Alfieri di Firenze con tesi su Diritto e telecomunicazioni satellitari, con specializzazioni negli Usa a Yale e un master in Studi diplomatici e strategici a Parigi (Ceds)».


Una diplomatica, sposata con un ingegnere dell'Esa, due figli, che in 5 lingue detta la linea agli scienziati amministrando ogni anni quasi un miliardo e mezzo di euro, il capitolo più corposo (22%) dell’articolato bilancio appunto annuale dell’Esa?
«Una diplomatica al servizio degli scienziati: del mio lavoro in Esa mi ha sempre affascinato la necessità di unire le forze, di stringere alleanze e accordi per il bene comune. Ho anche lavorato per l’Onu e per rafforzare i legami fra l’Esa e l’Unione Europea su cui si basa anche il programma Copernicus».

Ma si attendeva questa nomina per un ruolo che non era mai stato assegnato a una donna e all'Italia?

«Avevo preparato la mia candidatura ma sinceramente non me lo aspettavo  perché queste sono decisioni complesse dei 22 Paesi dell'Esa, che hanno una dimensione tecnica di expertise ma anche una dimensione politica. Serve saper combinare expertise tecniche con capacità diplomatiche e di collaborazione internazionale. Ed essere donna significa poter contribuire offrendo una visione diversa delle cose e un modo più costruttivo e meno conflittuale di affrontare i temi».


Scricchiola la santa alleanza fra grandi potenze allestita per la stazione spaziale internazionale: i protagonisti della nuova corsa allo spazio e della space economy si annunciano in ordine sparso, privati compresi.
«L’Europa, con l’Esa e l’Italia, ha e avrà un ruolo importante grazie ad eccellenze scientifiche e tecnologiche ben consolidate, decisive anche in questo nuovo settore della commercializzazione dello spazio». 

Paolo Ricci Bitti

Le reazioni

«Un risultato importante per la rappresentanza italiana nelle istituzioni internazionali, che testimonia anche l'eccellente lavoro di squadra che viene svolto dal Governo, in sinergia con l'Agenzia Spaziale Italiana, per la crescita di questo settore, strategico per il nostro Paese». Così il presidente dell'Asi, Giorgio Saccoccia. «Complimenti a Simonetta Cheli per questa prestigiosa nomina e i più sinceri auguri di buon lavoro da parte dell'Agenzia spaziale italiana (Asi) e della comunità spaziale Italiana. La sua nomina - conclude - è tanto più rilevante, perché il centro Esrin non solo ha sede nel territorio nazionale, ma gestisce un settore, come quello dell'Osservazione della Terra, da sempre considerato strategico dall'Italia ed importantissimo per il futuro del nostro pianeta».

«Posso assicurare che nessuno è più preparato ed esperto» di Simonetta Cheli «per garantire relazioni fluide e cooperazione tra le varie agenzie coinvolte nelle attività europee di Osservazione della Terra»: lo ha scritto su Twitter il capo dell'Agenzia spaziale europea (Esa), Joseph Aschbacher, commentando la scelta della Cheli come nuovo Direttore dei Programmi di Osservazione della Terra dell'Esa, carica che lui stesso aveva ricoperto fino allo scorso marzo.

«Complimenti a Simonetta Cheli per la sua nomina a Direttrice dei Programmi di Osservazione della Terra dell'Agenzia spaziale europea esa: è un segnale e un risultato importantissimo per le donne e per tutto il Oaese». Lo scrive su Facebook la ministra per le Pari opportunità e la famiglia Elena Bonetti.

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