Parla con un filo di voce Elisabetta Shahini, la mamma di Sibora Gagani, la ragazza scomparsa nove anni fa in Spagna. È appena uscita dal Commissariato di polizia di Anzio dove la Scientifica le ha prelevato un campione di saliva che servirà a comparare il Dna con quello del corpo ritrovato dell’intercapedine di un’abitazione Torremolinos. Fino a quando non si conoscerà il risultato del Dna c’è ancora una speranza. «La speranza l’ho sempre avuta, ma sono passati nove anni. Troppi. Difficile pensare che Sibora sia ancora viva».
Che ricordo ha di sua figlia?
«Una ragazza allegra, aveva 21 anni e tanti amici.
Era partita da Nettuno per la Spagna con Marco Gaio Romeo, il fidanzato di allora. Ha provato a contattarlo per capire che fine avesse fatto Sibora?
«Ho parlato con lui due volte, una al telefono e una di persona. In entrambe le occasioni mi ha detto che Sibora lo aveva lasciato ed era andata via».
Ha creduto a quelle parole?
«No, non ci ho creduto. Ho anche provato a contattarlo di nuovo, ma ha bloccato le mie telefonate. E non l’ho mai più sentito».
Ha pensato che potesse averle fatto del male?
«Era partita con lui per la Spagna, lei aveva solo 21 anni, lui quindici anni di più. Doveva proteggerla».
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