Serena Grandi: «A 12 anni ero già sensuale. Alberto Sordi? Se all'epoca non fossi stata sposata...»

Gianni Morandi le dedicò "La mia nemica amatissima": «Non l'ha scritta lui - precisa l'attrice - ma facemmo di tutto per far capire alla gente che potevo essere una 'nemica amatissima', e ci siamo riusciti»

Serena Grandi: «A 12 anni ero già sensuale. Alberto Sordi? Se all'epoca non fossi stata sposata...»
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Giovedì 6 Aprile 2023, 15:44 - Ultimo aggiornamento: 22:50

Dall'infanzia a Rimini al grande cinema nella Capitale, passando per gli amori e la nuova attività di scrittrice. Serena Grandi, 65 anni, si racconta in una lunga intervista a "La Repubblica": «A 12 anni avevo già misure abbondanti - ricorda - Dicevo a mia madre 'ho bisogno di un reggiseno' e lei rispondeva 'ora andiamo' ma portavo già la seconda. Sentivo che avevo bisogno di coprirmi e non capivo perché tutti gli uomini mi guardassero, 'poi te lo spiegherò', diceva mamma. Ho scoperto di essere sensuale, anche se allora ero ingenua, superficiale. Mi piacevano le paillette, i vestiti, i trucchi. Avevo una madre giovane, sembravamo sorelle».

Il flirt con Gianni Morandi

Dopo i primi anni in Romagna, Serena Grandi si trasferì a Roma per sfondare nel cinema. Uno dei primi flirt che le furono attribuiti fu quello con Gianni Morandi che le dedicò "La mia nemica amatissima": «Non l'ha scritta lui - precisa l'attrice - ma facemmo di tutto per far capire alla gente che potevo essere una 'nemica amatissima', e ci siamo riusciti.

Oggi è sposato, ha un figlio grande, più di tanto non voglio parlarne. È passato tanto tempo».

Il rapporto con Alberto Sordi

Fra le tante esperienze cinematografiche di Serena Gradi anche quella con Alberto Sordi nel film "In nome del popolo sovrano": «Lui era in forma strepitosa, rideva con Magni che lo sfruculiava. Eravamo a Ferrara, la domenica andavamo a mangiare al ristorante, io portavo il bambino piccolo. Alberto amava il tartufo e il vino rosso dolce. Ricordo una scena alla fine del film, quando io da cameriera ero ormai badante, entrambi truccati da anziani che camminavamo, la macchina ci prendeva da dietro, noi a braccetto. Non c'era audio. Lui diceva 'sbrìgate, 'nnamo, famo presto senno' se magnano tutti i cornetti'. Era l'ora della colazione serale, avevamo fame. Sordi mi avrebbe fatto anche una bellissima corte, ma ero sposata e spesso mio marito veniva sul set. Ma se non fossi stata sposata... Sordi era molto affascinate, con questi occhi azzurri meravigliosi, di cui non ci si ricorda».

 

La battuta sui cento uomini

E sui famosi «cento uomini» che avrebbe avuto, Serena Grandi precisa: «In realtà era una battuta che feci con Cristiano Malgioglio al Grande fratello, 'controlliamo il database', e l'ho ripetuta in trasmissione. Ma scherzavo, sono battute. Non mi aspetto siano amplificate così, quando i media sparano le notizie dovrebbero guardare la carta di identità: alzarsi la mattina e trovare il web pieno di queste stronzate mi dà fastidio, buttare tutto sui cento uomini che mi sono scopata... le mie colleghe ne avranno avuti mille. Avrò avuto le mie storie, ma sono stata sposata quindici anni e ho un figlio di trenta, la mia carriera non si riduce alle conquiste. Oggi sono diversa». 

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