Samantha Cristoforetti: «Nello spazio mi sento a casa, sull'Iss al lavoro tutti insieme: europei, russi e americani»

Samantha Cristoforetti
di Paolo Ricci Bitti
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Mercoledì 18 Maggio 2022, 18:38 - Ultimo aggiornamento: 19 Maggio, 11:55

Lo spazio fa bene: è in gran forma Samantha Cristoforetti dopo le prime tre settimane sulla stazione internazionale per la missione Minerva: «Abituarsi di nuovo alla microgravità? Tutto molto facile, naturale», ha detto l'astronauta dell'Esa nella prima "call" con la stampa italiana allestita nella sede dell'Agenzia spaziale italiana a Tor Vergata. Fluttua che è un piacere, la veterana trentina, durante la conversazione e la capigliatura, restata nei ranghi nei primi giorni dal decollo del 27 aprile forse grazie agli attillati caschi della compagnia SpaceX di Elon Musk,  è tornata quella "orbitale" che tende, ondeggiando, all'alto. Quel "taglio alla Cristoforetti" che nel 2014/2015, durante la prima missione Futura della trentina, si sentirono chiedere non pochi parrucchieri costretti a risolvere terrenamente con il gel il problema della gravità. Trascinante poi, a colpi di milioni di like, lo sbarco su TikTok dell'astronauta italiana che già padroneggia il social più diffuso fra gli under 18: magistrale la lezione di flottaggio da un modulo all'altro dell'iss che fa vedere la cosa più invidiata agli astronauti da noi terrestri. 

@astrosamantha How do you cross a module in space? 🙃 #Floating #MissionMinerva #SpaceTok ♬ She Share Story (for Vlog) - 山口夕依

La prima italiana nello spazio è subito stata calamitata dal tour de force della missione che prevede di avviare 32 nuovi esperimenti europei di cui 8 italiani, mentre al tempo stesso vanno seguiti gli  altri 200 test già in corso in quel laboratorio che è l'Iss che sfreccia 400 chilometri sopra le nostre teste 16 volte al giorno a 28.800 chilometri l'ora.

Esperimenti all'avanguardia per la scienza accanto ai quali è capitato però di doversi occupare anche del sifone della  toilette "ad aspirazione" che è andata in panne per tre giorni, fino a quando la geologa america Jessica "Watty" Watson, che è stata anche medagliata nazionale di rugby a 7, ha trovato il modo di ripararla guadagnandosi i gradi di "idraulica spaziale", come ha raccontato la stessa Cristoforetti durante una videochiamata dei giorni scorsi con gli studenti del college della Watson. 

All'italiana è stato assegnato, va ricordato, il comando del segmento americano dell'Iss sulla quale le attività continuano - almeno ufficialmente - in maniera regolare con europei, americani e russi che collaborano gomito a gomito nonostante quello che sta accadendo sulla Terra. Nonostante i cosmonauti abbiano, proprio il giorno dopo l'arrivo della Cristoforetti sull'Iss, esposto una bandiera di guerra - lo stendardo della vittoria dell'Urss sulla germabnia nazista - durante una passeggiata spaziale: un gesto senza precedenti che i vertici di Nasa e Esa non hanno voluto commentare, un gesto del tutto stridente con la storia dell'Iss basata sulla cooperazione internazionale. 

La responsabilità di comandante del segmento americano comporta per l'astronauta italiana un surplus di impegni e di meeting fra l'astronauta e i responsabili delle migliaia di tecnici che sulla Terra (Stati Uniti, Russia, Europa, Giappone, Canada, in particolare) organizzano l'attività dell'equipaggio sull'Iss. 

Novità assoluta  per l'Italia anche il volo da Cape Canaveral sulla navicella Crew Dragon di SpaceX, qualche anno luce avanti rispetto alle Soyuz russe usate dalla Cristoforetti nella prima missione.

Da specialista di missione, da pilota da jet, da passeggera, com'è volare con quella navicella che ha materializzato la fantascienza?

«Ci sono parecchie differenze, aparte la fase di lancio che è stata abbastanza simile a quella del volo Soyuz del 2014, i sedili però sono più comodi e inoltre il volo è durato sulle 18 ore contro le 6 ore della Soyuz» per questo «abbiamo fatto colazione, ci siamo alzati dai nostri sedili, abbiamo proprio abitato la navicella». Diverso dunque, ha proseguito l'astronauta italiana, «rispetto alla Soyuz quando nel volo sono rimasta seduta per 6 ore senza alzarmi mai prima di arrivare sulla Iss. Anche i comandi sono totalmente diversi: sono tutti touch screen e la visibilità è garantita da grandi oblò. Avvicinarsi alla stazione con il naso schiacciato sul vetro è stato molto emozionante».

Passeggiata spaziale in vista?

«Mi sono addestrata per una passeggiata spaziale con una tuta russa Orlàn e potrebbe esserci la possibilità di una passeggiata spaziale con un collega russo» ha detto ancora. Se l'attività extraveicolare sarà possibile«si deciderà nei prossimo tempi e sulla base della programmazione» del lavoro sulla Iss.

Tre europei sulla Luna

«Non mi sono mai addestrata per fare una missione in orbita cislunare sulla Lunar Gateway, che realizzerà una nuova missione sulla Luna ma, nella fase di attesa fra la mia ultima missione spaziale e questa in corso, ho partecipato alla fase di sviluppo del modulo europeo International Habitat che è in fase avanzata di sviluppo in Italia, a Torino. Ancora nessuno si addestra per questo tipo di missione. Ci sono accordi per avere 3 astronauti europei nella seconda metà del decennio e quindi ci potrebbero essere opportunità anche per me».

Costellazione Iride

Si chiamerà Iride la nuova costellazione italiana di satelliti per osservazione Terra, destinata a essere la più importante in Europa. Il nome, proposto da una scuola italiana, è stato comunicato dall'astronuta Samantha Cristoforetti nel collegamento organizzato da Agenzia Spaziale Europea (Esa) e Agenzia Spaziale Italiana (Asi). Il nome è stato selezionato dalla stessa Cristoforetti con i colleghi Luca Parmitano e Roberto Vittori, fra le oltre mille proposte presentate da oltre mille scuole italiane, nel concorso 'Spazio alle Idee', indetto dai ministreri dell'Innovazione Tecnologica e la Transizione Digitale e dell'Istruzione.

Gli esperimenti

Cellule sotto stress e l'olio d'oliva sotto esame per vedere se potrà diventare un ingrediente irrinunciabile nella dieta degli astronauti, ovuli bovini esposti alle radiazioni e i segreti per suturare le ferite in microgravità: Samantha Cristoforetti sta lavorando a pieno ritmo agli esperimenti della missione Minerva, in attesa che nel fine settimana arrivi la navetta Starliner nel suo test senza equipaggio e poi un cargo pieno di materiali scientifici. 

«Sono cominciate le prime sessioni degli esperimenti e siamo stati impegnati in attività di manutenzione, abbiamo avuto qualche problema tecnico alla toilette di bordo, ma lo abbiamo risolto, e per il fine settimana aspettiamo il volo di prova senza equipaggio della Starliner». Ma soprattutto, aggiunto, siamo in attesa dell'arrivo del cargo, con moltissime attività scientifiche».

Fra quelle della missione Minerva, intanto, l'esperimento Prometeo (Asi-Esa), progettato dall'Istituto Italiano di Tecnologia (Iit), punta a studiare la protezione degli ossidanti delle cellule, in particolare quelle nervose; Ovospace (Asi-Nasa) dell'Università Sapienza di Roma, studia l'impatto dell'ambiente spaziale sul sistema riproduttivo femminile, utilizzando ovociti bovini; l'obiettivo di Evo in Space (Asi-Esa) è studiare l'impatto della microgravità sulle proprietà dell'olio extravergine d'oliva italiano, lo ha progettato il Crea con Unaprol, Coldiretti, Telespazio e Eat Freedom.

È invece attivo dal 2019 Acoustic Diagnostics (Asi-Esa) sui danni all'udito, progettato da Università di Roma Tor Vergata con Altec, Campus Biomedico, università Sapienza, Inail e Cnr. È attivo da tempo anche il rivelatore di particelle Lidal (Asi-Nasa), dell'Università di Tor Vergata con l'Infn, così come NutrIss (Asi-Esa), della Kayser Italia, per cercare la dieta ottimale per gli astronauti. Suture in Space (Esa) è ideato dall'Università di Firenze per studiare come si rimarginano le ferite in microgravità e Pasta (Esa) è infine il test di Università di Parma e Cnr per studiare i processi che controllano le emulsioni nello spazio, utili per future applicazioni industriali.

Paolo Ricci Bitti

Vittorio Colao

«Anzitutto per Samantha Cristoforetti, siamo orgogliosi che sia sulla Stazione Spaziale Internazionale e che sia alla guida del Segmento Orbitale Usa» e «poi festeggiamo io credo l'eccellente lavoro fatto da tutto il team internazionale che ha contribuito alla missione spaziale Minerva». ha detto il ministro dell'Innovazione tecnologica e transizione digitale con delega allo Spazio, Vittorio Colao, nel corso del collegamento con l'Asi.

«Lo spazio è strategico può essere anche una grande opportunità per il vostro futuro, la scienza e voglio dire anche la pace nel mondo».  «C'è più di un motivo per festeggiare la giornata di oggi. Anzitutto per Samantha Cristoforetti, siamo orgogliosi che sia sulla Stazione Spaziale Internazionale e che sia alla guida del Segmento Orbitale Usa» ha detto Colao. «E poi festeggiamo io credo l'eccellente lavoro fatto da tutto il team internazionale che ha contribuito alla missione spaziale Minerva. La missione è entrata nel vivo: Samantha e il suo equipaggio sono responsabili di tutte le operazioni all'interno dei moduli statunitensi, europei, giapponesi e canadesi della Stazione Spaziale Internazionale che condurranno 35 esperimenti scientifici europei, oltre a una serie di esperimenti internazionali che ci permetteranno di avere nuovi dati e informazioni. E questo è già un grande successo di cui siamo orgogliosi». Poi ha aggiunto: «C'è anche un altro evento molto importante da festeggiare oggi: tra pochi minuti sarà proclamato il vincitore del concorso 'Spazio alle Idee'. Io qui devo congratularmi con le 638 scuole che hanno presentato oltre mille proposte, che hanno proposto 1061 nomi per la futura costellazione satellitare italiana, quello che diventerà il più importante programma spaziale satellitare europeo di Osservazione della Terra. Quindi oggi è un grande giorno, siamo grati alle ragazze e ai ragazzi ma soprattutto per la vostra passione per lo spazio».

Giorgio Saccoccia

«È un momento bellissimo parlare di Samantha Cristoforetti che si trova sulla Iss, e lo è in particolare per l'Italia. Il nostro Paese ha anche tanto contribuito a realizzare moduli abitativi della Stazione Spaziale Internazionale e la Iss per noi è una punta di diamante». A sottolinearlo è stato il presidente dell'Asi, Giorgio Saccoccia, nel corso del collegamento con l'Asi.

Spazio, la costellazione satellitare italiana si chiamerà "Iride"

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