Salvini contestato dal figlio di Selvaggia Lucarelli: «Omofobo e razzista». Il 15enne identificato dalla polizia

Il figlio di Selvaggia Lucarelli contesta Salvini: «Omofobo e razzista». Il 15enne identificato dalla polizia
3 Minuti di Lettura
Domenica 5 Luglio 2020, 15:54 - Ultimo aggiornamento: 20:29

Il figlio di Selvaggia Lucarelli, 15 anni, ha contestato il leader della Lega, Matteo Salvini, al gazebo del partito allestito questa mattina davanti a un centro commerciale di Milano ed è stato identificato da un agente della polizia.

Tutto è successo non appena finito il comizio improvvisato del politico a cui il ragazzo, 15 anni, aveva assistito insieme alla madre, giornalista e scrittrice, che aveva domandato a Salvini perché in mezzo a tutte quelle persone non indossasse la mascherina ed era stata poi contestata dai sostenitori di Salvini. 

Mentre il politico ha iniziato a farsi i selfie con i supporter, il giovane lo ha incalzato: «Volevo ringraziarla per il suo Governo omofobo e razzista». «Si, dai, anche un po' fascista», gli ha risposto l'ex vicepremier. «Lei vuole il male delle persone che arrivano da altre nazioni», ha aggiunto, di rimando.

Salvini è in diretta tv: i contestatori disturbano con i megafoni il collegamento

Dopo lo scambio di battute con Salvini, il ragazzo è tornato dalla madre ed è stato raggiunto dalla polizia, a cui ha fornito le sue generalità. «Mi hanno fermato così, senza alcun tipo di insulto personale, attacco o parolaccia, ho detto la mia opinione, ho detto che molte persone della comunità di colore non lo sopportano per il suo comportamento razzista, mi hanno provato a cacciare e adesso mi ha fermato la polizia. Non c'è libertà di espressione, sono stato fermato prima dalle guardie del corpo e poi dalla polizia, è una cosa ridicola», ha detto poi il giovane ai giornalisti che gli hanno chiesto cosa fosse successo. 

 



MAMMA SELVAGGIA LUCARELLI: CONDIVIDO LE PAROLE DI MIO FIGLIO «Lui ha fatto quello che si sentiva di fare, non sapevo quello che avrebbe detto, ma lo condivido. Ho cresciuto un ragazzo libero e con il coraggio delle proprie scelte», ha spiegato all'Adnkronos Selvaggia Lucarelli. La giornalista e scrittrice era lì per caso e ha assistito al breve comizio perché il centro commerciale si trova sotto casa sua. «Ci tengo a precisare che non siamo andati apposta lì per Salvini. Il gazebo si trovava a due passi da casa nostra, di fronte al bar dove andiamo di solito a fare colazione». Autorizzato dalla madre, il ragazzo ha precisato di non essere pentito di quello che ha fatto. «Rifarei quello che ho fatto, non sono pentito e non cerco visibilità.
Trovo ridicolo che mi abbiano identificato», ha spiegato.


«Certo -ha commentato invece con l'Ansa Selvaggia Lucarelli - sono stupita che un ragazzino di 15 anni che esprime la sua opinione in modo civile e pacifico, e nei limiti del confronto democratico, venga identificato da due poliziotti in borghese come un delinquente».  «Non mi sembra che ci sia stato un confronto aggressivo, e neanche un diverbio, tanto che Salvini non ha neppure quasi risposto. Se decidi di scendere in piazza e di confrontarti con i cittadini lo fai con tutti, non puoi scremare», ha detto Lucarelli.

© RIPRODUZIONE RISERVATA