Rugby, aggredì alle spalle l'arbitra romana Maria Beatrice Benvenuti durante un match: a processo a Padova per lesioni Bruno Andres Doglioli Video

Il giocatore italo-argentino allora dei Rangers Vicenza è stato nel frattempo radiato

Rugby, aggredì alle spalle l'arbitra romana Maria Beatrice Benvenuti durante un match: a processo a Padova per lesioni Bruno Andres Doglioli
di Marco Aldighieri
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Venerdì 28 Aprile 2023, 11:21 - Ultimo aggiornamento: 14:36

Non solo è stato radiato dalla Federazione italiana rugby per quel devastante placcaggio alle spalle dell’arbitro Maria Beatrice Benvenuti, ma adesso l’italo-argentino Bruno Andres Doglioli sta affrontando un processo penale, davanti al giudice monocratico del Tribunale di Padova, per rispondere del reato di lesioni volontarie.

Qui l'articolo di Paolo Ricci Bitti del 2016

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Tutto ha avuto inizio l’11 dicembre del 2016, durante la partita di serie A (la seconda serie nel rugby) di rugby Valsugana contro Rangers Vicenza.

Doglioli, come si vede anche in un filmato poi diffuso da televisioni e social, ha volutamente caricato l’arbitro donna, la romana Maria Beatrice Benvenuti oggi trentenne, a 21 anni la più giovane arbitro di gara a livello internazionale.

L’impatto è stato durissimo, perchè l’arbitro ha subito un violento colpo di frusta al collo per poi cadere. La giustizia sportiva ha prima sospeso per tre anni il giocatore e poi lo ha radiato dalla Federazione italiana rugby. Lui non ha presentato ricorso, già 35enne ha deciso di smettere con la palla ovale.

Adesso lavora e vive in Francia, vicino a Parigi. Ma a partire dal 2017, dopo essere stato denunciato da Benvenuti per lesioni, prima è stato iscritto nel registro degli indagati dal pubblico ministero Maria D’Arpa e adesso si trova davanti al giudice insieme alla suo ex club, i Rangers Vicenza, in veste di responsabile civile. Il direttore di gara ha chiesto un risarcimento danni di 90 mila euro, in conseguenza degli oltre quaranta giorni di prognosi rimediati dopo l’imprevisto placcaggio alle spalle da parte dell’italo-argentino.

 

Doglioli, difeso dagli avvocati Alberto Berardi e Paolo Tabasso, ieri era in aula per dare la sua versione dei fatti. L’ex rugbista ha sottolineato a più riprese di non avere mai avuto l’intenzione di caricare l’arbitro. «Stavo avanzando a braccia larghe - ha ricordato - incontro agli attaccanti avversari per placcarli. Ma non volevo prendere il direttore di gara».

Nel primo tempo Doglioli aveva preso un giallo per aver risposto all’arbitro, poi nel secondo tempo, poco prima dell’episodio incriminato, aveva ancora parlato ad alta voce al fischietto romano, che non aveva però estratto un secondo cartellino, ma aveva dialogato con i capitani. La difesa ha invece fatto sapere che Benvenuti ha regolarmente partecipato al “terzo tempo” con entrambe le squadre, come nella miglior tradizione del rugby e che non c’era tensione. L’italo-argentino al termine della sua deposizione è tornato in aeroporto per rientrare in Francia. La prossima udienza è stata fissata per l’8 di giugno, in aula saranno ascoltati alcuni ex compagni di squadra di Doglioli.

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