Rovazzi: «Alle sagre ho bevuto e ballato con delle novantenni, ora voglio un programma tutto mio»

Chi teme di più? "Nessuno. Non mi interessano le classifiche"

Rovazzi: «Alle sagre ho bevuto e ballato con delle novantenni, ora voglio un programma tutto mio»
di Grazia Sambruna
3 Minuti di Lettura
Lunedì 5 Giugno 2023, 20:39 - Ultimo aggiornamento: 8 Giugno, 12:52

“Finisco questa piadina speck e funghi e ci sono". A parlare è Rovazzi, dallo studio led delle sue live su Twitch. Il 9 giugno esce La Discoteca Italiana, il nuovo tormentone estivo che canta in coppia con Orietta Berti. Prepotente aria da balera, il brano, racconta, è nato come un regalo indigesto: “Gabry Ponte me lo mandò e non mi piacque. Due notti dopo, mi sono svegliato canticchiandone il ritornello. L’ho richiamato”. 

Nel testo e nel video, non dà l'idea di amare i tormentoni...

I tormentoni si odiano al primo ascolto, poi restano incollati.

Con Andiamo a Comandare era accaduto il contrario. Apprezzatissimo quando uscì, nel tempo divenne l’incubo di ogni genitore: i figli lo volevano ascoltare sempre (ride, ndr).

Un po' come Il Pulcino Pio... 
Ho lavorato bene per non diventarlo. 

Nel video, è costretto a esibirsi a una festa di compleanno per bambini.
Sì, dalla discografica. 

È una richiesta di aiuto? 
No, solo un personaggio. Ho accentuato il suo disagio iniziale con riprese alla Cloverfield, da film horror. Rispecchia il processo creativo del brano. 

Nella promo della canzone, si dice disponibile per sagre. Ci è mai stato?
Sì. L’anno scorso con amici, vicino Milano. Ho bevuto e ballato con delle novantenni. Bella serata.

DiscoParadise di Fedez, Articolo 31 e Annalisa, ItaloDisco dei Kolors e ora La Discoteca Italiana. Un complotto?
No. Con Fedez ne abbiamo riso perché sembra fatto apposta. Anche i video hanno tutti scene in balera. I pezzi, però, sono molto diversi. Credo i titoli vengano dalla stessa urgenza di celebrare un’estate in cui finalmente si può tornare ad alitarci addosso, post-pandemia. La discoteca è immagine perfetta. 

Chi teme di più? 
Nessuno. Non mi interessano le classifiche. Nasco videomaker, la FIMI non sapevo neanche cosa fosse quando mi dissero che ero primo. Ancora oggi non mi considero un cantante.  

E come si considera?
Uno con un buon occhio per il marketing.  

È vero che ogni anno la vogliono giudice a X Factor?  
Non è successo, sarei a disagio. Preferirei condurlo.

Ha in mente un programma suo?
Sì. 

Ossia? 
Un varietà. Con interviste come quelle che facevo su Twitch in pandemia. Tiro fuori cose inedite dalle persone. 

Tipo? 
A un party Matt Damon mi ha parlato del suo amore per la bresaola, solo ieri sono stato due ore in camerino con il dj Skrillex a chiacchierare. Nessuno, però, batte gli aneddoti di Gianni Morandi e Orietta Berti. Lei è la nostra Ricky Gervais, ha un pass per dire qualunque cosa abbia in testa. Risultando sempre irresistibile. 

La domenica sera c'è uno spazio libero su Rai 3
Mi spiace per Fazio. L’ho chiamato per sentire come stesse e ora sono contento per lui: dopo 40 anni, ha deciso di respirare aria nuova. 

Progetti per il futuro?
Continuare a divertirmi. Sperando che nessuno si accorga di ciò che non so fare (ride, ndr).

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