Non le basta essersi qualificata nella Champions League del pop mondiale: ora Rosalía vuole primeggiare. 30 anni, 20 milioni di copie vendute a livello mondiale, 38 milioni di ascoltatori mensili su Spotify, 1,7 miliardi di streams per il suo ultimo album Motomami, un Grammy Award e 11 Latin Grammy vinti in cinque anni: sono solo alcuni dei numeri della popstar catalana, tra le più influenti della sua generazione, capace di rendere il flamenco un fenomeno globale contaminando la tradizione musicale iberica con sonorità r&b, ritmi elettronici e un'attitudine hip hop. Stasera a Los Angeles ma da noi sarà l'alba di domani, per via del fuso orario Rosalía proverà a portarsi a casa il secondo Grammy Award della sua carriera. Candidata al Miglior album rock o alternativo latino con Motomami, la cantautrice arriva alla Crypto.com arena, sul palco dei premi musicali più ambiti (occhio a Beyoncé, che ha fatto incetta di nomination, 9 in tutto i Maneskin sognano invece di scrivere la storia diventando i primi italiani a vincere il premio come Miglior nuovo artista dell'anno), da favoritissima alla vittoria.
E con un singolo, LLYLM (sta per Lie Like You Love Me), appena uscito, con il quale ha esplicitamente dichiarato di puntare a conquistare il music biz americano, cantando per la prima volta un ritornello in inglese ha sempre scritto in spagnolo e facendosi produrre da Shellback, già al fianco di superstar del pop a stelle e strisce d'alta classifica come Britney Spears, Pink, i Maroon 5, Taylor Swift, Ariana Grande e Justin Timberlake: in dieci giorni ha totalizzato su Spotify 15 milioni di ascolti a livello globale.
RECORD
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INTENZIONI
«Questa rivendicazione delle donne e della femminilità è implicita nelle mie intenzioni», spiega Rosalía, che i fan italiani potranno vedere di nuovo in azione su un palco della penisola il prossimo 23 giugno, quando a distanza di sei mesi dallo show dello scorso dicembre al Forum di Assago la star si esibirà al festival i-Days di Milano, all'Ippodromo Snai. All'universo femminile ha dedicato l'intero Motomami: «È il ritratto di una figura femminile, ne racconto coraggio e debolezze: moto significa forte e si riferisce all'aggressività, mentre mami alla fragilità. Sarei molto felice se questo disco fornisse un contrappeso agli artisti maschili che in molti generi esaltano la misoginia e il loro essere macho». Con il nuovo singolo in inglese ha spalancato ulteriormente al grande pubblico le porte del suo mondo, continuando a celebrare le sue radici musicali ma con un'attitudine ancora più pop del citazionismo di Motomami, in cui campionava addirittura brani tradizionali semisconosciuti al pubblico extra-iberico come La Niña de Fuego di Manolo Caracol il cantante spagnolo, morto nel 1973, considerato il re del flamenco e Delirio de Grandeza del cubano Justo Betancourt: «Vorrei che la mia carriera fosse una lettera d'amore a tutta la musica che amo».
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