Rosa Chemical e i disturbi alimentari: «Se vedevo un chilo in più stavo male, mia madre mi ha salvato»

Il cantante: "Io difficilmente esco dove so che non mi sentirò accettato. Anche se ora ho le spalle larghe: i pregiudizi non mi toccano"

Rosa Chemical e i disturbi alimentari: «Se vedevo un chilo in più stavo male, mia madre mi ha salvato»
3 Minuti di Lettura
Giovedì 8 Giugno 2023, 10:21

Rosa è un omaggio alla madre. «Il rapporto tra noi è bellissimo, per me lei c’è sempre stata: è la mia prima supporter. Adesso purtroppo non la posso vedere spesso perché io sono a Milano e lei a Torino», racconta Rosa Chemical, l'artista rivelazione di Sanremo 2023, al Corriere della Sera. Nel corso di un evento organizzato qualche giorno fa a Milano da ScuolaZoo ha svelato di aver avuto un rapporto travagliato con il suo corpo, risolto proprio grazie al sostegno di sua madre. «Se vedevo un chilo di più stavo male, non ho mai avuto una bella relazione con la mia immagine riflessa nello specchio. Ma il vero cambiamento è arrivato quando ho iniziato a volermi bene. E l’ho fatto grazie a mia mamma», ha dichiarato.

Enrico Ruggeri: «Per anni mi hanno impedito di mettere piede in Rai, ora sono protno a tornare»

L'adolescenza

«Nel paese dove sono cresciuto (Rivoli, in provincia di Torino, ndr) c’erano poche cose da fare.

Trascorrevo le notti fuori a fare i graffiti e poi tornavo a casa con i primi treni del mattino. Mamma non mi ha mai giudicato, anche se ero un ragazzo abbastanza agitato. Mi è sempre stata a debita distanza. Mi diceva che la vita era la mia e le conseguenze le avrei dovute pagare io».

 

Milano

Miss Keta ha cantato "Sushi e coca", Milano è davvero così? «Per me no e non lo è mai stata - risponde - ma non frequento questi posti. Sulla libertà di vivere la propria sessualità invece, non possiamo fare di tutta l’erba un fascio. Essendo la capitale della moda è più avanti rispetto ad altre città in questo senso. Ma ci sono i pro e i contro, dipende dal contesto e dal quartiere. Ci sono dei luoghi in cui la libertà d’espressione o la libertà di vestirsi come ci pare è ancora limitata. Io difficilmente esco dove so che non mi sentirò accettato. Anche se ora ho le spalle larghe: i pregiudizi non mi toccano».

© RIPRODUZIONE RISERVATA