Roberto Burioni-Le Iene, è scontro. Il virologo: sequestrati due servizi diffamatori

Roberto Burioni, scontro con Le Iene per il sequestro di due servizi: «Mi diffamavano»
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Mercoledì 13 Gennaio 2021, 19:19

È scontro tra il virologo Roberto Burioni e Le Iene. A far scattare il botta e risposta a distanza è stato lo stesso virologo che, dalla sua pagina Facebook "Medical Facts", ha annunciato che sono stati «sequestrati dal tribunale - su richiesta della procura della Repubblica di Milano - i servizi delle Iene che mi diffamavano». Infatti, ha proseguito il virologo «nel giugno scorso la trasmissione "le Iene" hanno trasmesso due servizi tanto falsi quanto diffamatori nei miei confronti. Mi accusavano - mentendo - del comportamento più grave per un medico e per uno scienziato: farsi guidare dal proprio interesse e non dal bene pubblico e dei pazienti nelle proprie dichiarazioni».

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L'attacco

Già precedentemente - infatti - Burioni aveva avuto uno scontro con Le Iene, che nelle loro inchieste avevano sollevato l'ipotesi di un conflitto di interessi legato alla pandemia da Covid, tuttora in corso: «Per motivi a me incomprensibili, hanno tentato di demolire la mia immagine pubblica facendomi passare per un disonesto volto a perseguire solo il suo personale profitto con affermazioni tanto false quanto diffamanti nei miei confronti», ha raccontato il virologo. Che poi ha rincarato: «Le Iene hanno raccontato su di me grottesche bugie su miei inesistenti interessi nel campo di anticorpi monoclonali anti Covid, generando nei miei confronti un clima di intenso odio pubblico.

Il loro metodo è stato quello di diffamarmi prima, senza neanche ascoltare la mia versione; e poi insistere pubblicamente pretendendo un confronto (a diffamazione avvenuta), e accusandomi velatamente di essere un vigliacco e di fuggire da loro», queste le parole del virologo.

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La replica

Nel frattempo, sul sito ufficiale della trasmissione Mediaset è comparsa una replica, poi affiancata da un lungo post su Facebook, dove veniva confermata la notizia - già riportata dal virologo - del sequestro dei servizi-inchiesta da parte del Tribunale di Milano. Nonostante tutto, sono state riproposte al professore alcune domande a cui - secondo Le Iene - Burioni non ha mai risposto: «Abbiamo chiesto a Burioni che tipo di rapporto lo legasse a Pomona (e a Fides Pharma), ma il Professore non ha risposto. Dopo la messa in onda dei servizi, lo abbiamo ripetutamente invitato a una replica nel nostro programma, nonostante il provvedimento del Giudice parli di “una tecnica finalizzata a svilire un soggetto non presente, si badi bene, nel programma e quindi privo della possibilità di replicare”. Dato che non siamo riusciti a raggiungere Burioni che si è negato e continua a negarsi ad un confronto, abbiamo cercato Cochis, proponendogli dei progetti per Pomona. Cochis ci ha fatto rispondere che avremmo dovuto parlare con il Professor Burioni. Questi erano i contenuti principali dei servizi che siamo stati obbligati a rimuovere e che, nel rispetto giuridico del provvedimento emesso, non sono più visibili sul nostro sito». Una decisione, quella dei giudici, che Le Iene ha giudicato «censoria»​.

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