Ramla Ali pugile glamour: la campionessa sale sul ring in total look Dior (e vince)

Ramla Ali pugilessa glamour: sale sul ring in total look Dior (e vince)
di Costanza Ignazzi
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Martedì 30 Novembre 2021, 19:09 - Ultimo aggiornamento: 21 Febbraio, 10:45

Match firmatissimo al Madison Square Garden di New York, dove la pugile Ramla Ali ha mandato al tappeto l'avversaria in un total look Dior disegnato da Maria Grazia Chiuri in persona. Shorts verdi stile satin con il logo Dior Vibe e accapppatoio con il nome intarsiato: Ramla.

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Perché la prima pugile professionista somala non è solo una combattente e attivista del Black Lives Matter, ma anche la nuova musa della maison francese: e non stupisce che la designer degli slogan femministi (ricordate la t-shirt "We should all be feminists?") abbia scelto una donna che pratica uno sport tradizionalmente considerato maschile per ispirare le sue ultime collezioni. In particolare la primavera-estate 2022, che è un tripudio di coloratissimi pantaloncini da ring, appunto.

I ringraziamenti su Instagram

«Tutto dai miei calzini al mio accappatoio è stato firmato dalla leggendaria Mariagrazia Chiuri - scrive Ramla su Instagram - Couture Christian Dior come non lo avete mai visto». E in effetti un ring così glamour non lo avevamo visto mai, con tanto di cintura con il logo Dior e una pantera nera: roba lontana anni luce dall'immagine delle pugilesse tutte sudore e paradenti che siamo abituati a immaginare. Non per niente dopo il match Ramla Ali è volata a Londra per i British Fashion Awards dimostrandoci dal ring al red carpet è un attimo. Ovviamente, sempre in Dior. 

Ramla Ali, dalla Somalia a Vogue

Ramla Ali, figlia di un Imam e di una commessa, ha lasciato Mogadiscio con la sua famiglia per rifugiarsi nel Regno Unito dopo la morte del fratello, ucciso da una granata.

In palestra a tirare di boxe ci è finita da adolescente, quando le compagne di scuola la prendevano in giro per il suo fisico un po' sovrappeso. Viene da una cultura in cui le donne non salgono sul ring e indossano il velo. Ma era brava: talmente brava da diventare la prima pugile professionista somala e da andare alle Olimpiadi la scorsa estate. Ma anche bella da servizi su Vogue: pugile e modella, scelta da Meghan Markle per il numero sulle 15 donne che, a livello globale, meglio rappresentano il cambiamento. 

 

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