Raffaella Carrà e Frank Sinatra: «Sul set mi regalò una collana preziosa, ma io la rifiutai perché avevo capito quello che voleva» Video

Raffaella Carrà e Frank Sinatra: «Sul set mi regalò una collana preziosa, ma io la rifiutai perché avevo capito quello che voleva» Video
di Andrea Scarpa
3 Minuti di Lettura
Lunedì 5 Luglio 2021, 17:28 - Ultimo aggiornamento: 21:54

Due anni fa l'incontro tra Raffaella Carrà e Luciana Littizzetto su Rai 3 a sigillo alla seconda edizione del programma A raccontare comincia tu, un altro dei sui grandi successi. Così raccontò quell'incontro e molto altro, compreso quello con la star Frank Sinatra.


È vero che per lei si è messa a cucinare?
«Sì. Mi ha proposto di fare la nostra chiacchierata in cucina e io sono arrivata da Roma con una mia specialità: la mousse di pere. Semplice, ma buona. Lei ha fatto
 le melizze».


Che roba è?
«Rondelle di melanzana condite come una pizza e messe in forno».


Per il resto, com'è andata?
«Mi stanco tantissimo a parlare per più di tre ore, però mi piace. Luciana è comica e profonda. Non la conoscevo, è stata una bella scoperta».


Come ha selezionato i suoi interlocutori?
«Seguendo un'unica regola: la mia curiosità».


Cosa l'ha stupita?
«L'intensità e la verità di questi incontri. A volte mi raccontano cose pazzesche».


Tipo?
«Maria De Filippi mi ha detto che suo fratello una volta l'ha minacciata con una pistola perché lei aveva preso un suo maglione di cachemire... Lei per ridarglielo l'ha lanciato dalla finestra... E Sophia Loren mi ha confessato che Marlon Brando la corteggiava e a lei non piaceva! Io impazzivo per lui... Carey Grant, poi, voleva sposarla e lei a 23 anni disse di no;Come hai fatto? L'ho rimproverata».


A lei, però, non piaceva Frank Sinatra, con il quale nel 1965, quando aveva 22 anni e lui 50, girò il film Il colonnello Von Ryan.
«Lui era anche simpatico, ma era sempre con brutta gente».


La vicenda della collana rubata è vera?
«Certo.

Io ero l'unica donna nel cast e lui per fare il galante volle subito regalarmene una. Io non la volevo perché immaginavo la contropartita. L'addetta stampa, però, mi disse che non potevo rifiutare: si sarebbe offeso. E questo non poteva succedere. Nella camera d'albergo la misi dentro un posacenere e la lasciai lì per un giorno. Al mio rientro non c'era più».


Le è mancata la recitazione?
«No. Io volevo avere a che fare con la musica. E ce l'ho fatta, per fortuna. Rispetto a colleghi come Baudo, per esempio, ho fatto pochi programmi ma tutti di grandissimo successo».


Le interviste sono il suo futuro?
«Non lo so e non mi interessa. Non faccio più piani per il futuro. E mi va benissimo così. L'ansia da prestazione, che ho da sempre, mi ha stufato. Vedremo».

Perché Roberto Benigni si è rifiutato di incontrarla?
«Non lo so. Non si vuole raccontare. Avrei voluto saperne di più sul suo grande amore per la moglie».

Ha ricevuto richieste per esportarlo all'estero?
«Per ora, no. L'originale è un format spagnolo, il nostro però è più bello. Loro mangiano e bevono. Cazzeggiano di più. Noi siamo più profondi».

A Sanremo andrà?
«Per carità, no. E non suggeriamo quest’idea ad Amadeus. Sarò in viaggio».

Destinazione?
«Non lo so. So però che da adesso in poi mi piacerebbe diventare una vecchiettina simpatica. E basta».
 

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