Raffaella Carrà, gli amori con Boncompagni e Japino: «Gianni mi intervistò alle 5 del mattino, pensai "è matto"»

Raffaella Carrà, gli amori con Boncompagni e Japino: «Gianni mi intervistò alle 5 del mattino, pensai "è matto"»
di Veronica Cursi
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Martedì 6 Luglio 2021, 08:43 - Ultimo aggiornamento: 7 Luglio, 13:47

«Ho avuto due grandi storie d’amore note, con Boncompagni e con Iapino. E altre ignote che non rivelerò mai. Mia madre voleva io sposassi un medico o un architetto, ma che gli raccontavo?  Con loro invece c’è stato lo stesso linguaggio». Parlava così Raffaella Carrà, la star della tv italiana morta ieri a 78 anni in seguito a una malattia devastante tenuta segreta fino all'ultimo. 

Raffaella Carrà, la fidanzata d'Italia. La regina della televisione è morta a 78 anni dopo una malattia vissuta in assoluta riservatezza

La Raffa nazionale ha sempre coniugato amore e lavoro. «Il babbo che cercavo l’ho trovato in Gianni Boncompagni, che aveva 9 anni più di me. Finalmente mi sono rilassata. Per tutta la giovinezza mi era mancata la spalla a cui appoggiarmi», aveva svelato. L'omaggio anche all'ultimo compagno della sua vita: Iapino. «Con Sergio c’è stato un rapporto diverso: lui è più giovane di me (dieci anni meno), capiva e amava le stesse cose mie. Del resto io da bambina volevo fare la coreografa, che è il suo mestiere. C’era un rapporto più giocoso, scherzoso, che poi è diventato amore, e poi per scelte diverse è finito. Ma siamo in ottimi rapporti perché il bene non muore mai».

Il matrimonio, i figli e quel rimpianto

«Non mi sono mai voluta sposare e mi ha sempre fatto arrabbiare non poter adottare figli senza l'obbligo di questo anello», dichiarò in una delle interviste più recenti. Con Boncompagni l'amore cominciò nel 1968, anno del loro primo incontro. Galeotta un'intervista. «Un giorno - ha raccontato in passato Raffaella - mi chiese un'intervista alle 5 del mattino in piazza di Spagna con due poltrone, un tavolino ed un abat-jour. Pensai ‘questo è matto' ma mi incuriosii e andai. Dopo un anno circa ci mettemmo insieme. Avevo bisogno di un uomo più grande che mi desse sicurezza, di una figura maschile capace di sostituire, nel mio immaginario, quella di mio padre, un vero playboy». Boncompagni è stato autore dei suoi maggiori successi musicali. E' grazie alla collaborazione con lui che prende vita Pronto, Raffaella?, trasmissione che le dà vera e propria consacrazione televisiva, di cui lui è autore e regista. Dopo la rottura, avvenuta undici anni dopo, i rapporti sono sempre rimasti sereni, tanto che Raffaella ha sempre mantenuto un legame con le figlie di lui, Claudia, Paola e Barbara Boncompagni, per cui è stata una figura fondamentale. "Per noi è stata un po’ una mamma, quella che ci era mancata - ha raccontato proprio Barbara - Io le stavo sempre alle costole.

Seguivo le prove dei suoi spettacoli. Assistevo ammirata al suo trucco e parrucco, la tallonavo quando andava in tournée…casa nostra era un laboratorio di idee".

 

Il legame con Sergio Japino

Un altro amore nella vita di Raffaella è stato il coreografo e regista Sergio Japino. Sempre molto schivi e riservati, i due hanno preferito far parlare il loro sodalizio artistico vivendo l’amore al riparo dai riflettori. La conoscenza alla fine degli anni Ottanta, poi numerosi successi insieme: Raffaella Carrà Show, Carràmba che sorpresa, sino all'ultimo prodotto televisivo che li ha visti uniti, ovvero A raccontare comincia tu, del 2019. Anche nel caso di Japino, non ci sono stati rancori dopo la fine della storia d'amore. «Oggi sarei libera di amare chi voglio in tutta chiarezza perché da tempo Sergio Japino ed io abbiamo deciso di vivere le nostre strade pur rimanendo profondamente legati», dichiarò lei.  «Raffaella e io siamo legati nell’anima. Siamo più che fratelli, abbiamo lo stesso sangue, non so come dire. Una normale storia d’amore è molto piccola rispetto a quella che viviamo noi». Tanto che è stato proprio lui ieri a comunicare la triste notizia: «Raffaella ci ha lasciati. È andata in un mondo migliore», ha scritto.

Quel flirt con Frank Sinatra

Tante, poi, le love story affibbiate ma presto smentite. Su tutte quelle con Frank Sinatra, con il quale divise il set del film Il colonnello Von Ryan. «Lui era anche simpatico - confessò in un'intervista al Messaggero - ma era sempre con brutta gente. Io ero l'unica donna nel cast e lui per fare il galante volle subito regalarmene una. Io non la volevo perché immaginavo la contropartita. L'addetta stampa, però, mi disse che non potevo rifiutare: si sarebbe offeso. E questo non poteva succedere. Nella camera d'albergo la misi dentro un posacenere e la lasciai lì per un giorno. Al mio rientro non c'era più».

C'era del vero invece negli amori con il calciatore della Juventus Gino Stacchini, suo fidanzato di gioventù per otto anni, e con il cantante Little Tony.

 

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