Mako, da principessa del Giappone a volontaria: la nuova vita (in un bilocale) della nipote dell'imperatore Akihito

La principessa Mako è diventata, semplicemente, Mako Komuro, una donna senza titoli, con il cognome del marito, che ha rinunciato persino all’appannaggio reale di 1,2 milioni di dollari. In cambio una vita libera

La principessa Mako, con Kei Komuro, il giorno in cui venne annunciato il loro fidanzamento
di Simona Antonucci
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Sabato 16 Aprile 2022, 18:16 - Ultimo aggiornamento: 22 Febbraio, 21:08

Spesa al supermercato (le sue immagini con il carrello hanno fatto il giro del web), passeggiate al parco, colazione al bar. E poi di corsa al lavoro: al Metropolitan Museum of Art di New York, dove ricopre il ruolo, non retribuito, di assistente curatrice della collezione asiatica del Met.

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L'imperatore del Giappone Akihito

Dopo le nozze e l’addio alla vita da reale, ecco chi è oggi la prima nipote dell’Imperatore del Giappone Akihito. La principessa Mako è diventata, semplicemente, Mako Komuro, una donna senza titoli, con il cognome del marito, che ha rinunciato persino all’appannaggio reale di 1,2 milioni di dollari previsto come ricompensa per le rampolle della famiglia imperiale che si sposano con un commoner.

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Il marito Kei Komuro

In cambio, una vita libera, dall’altra parte del mondo. A New York, dove si è trasferita alla fine del 2021 con il suo Kei Komuro che lavora in un ufficio legale.

Da principessa del Giappone a volontaria nella Grande Mela, dalla reggia a un bilocale (da cinquemila dollari al mese) nel quartiere di Hell’s Kitchen che divide con il suo grande amore: è questa la vita che ha scelto per sé Mako di Akishino, figlia del principe e della principessa Akishino, che già da anni si sta muovendo in una direzione ben diversa da quella che le tradizioni nipponiche prevedevano per lei.

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Japan Times

Secondo quanto ha riportato il Japan Times,  la giovane sarebbe attualmente diventata l’assistente curatrice al Met, mansione che non prevede retribuzione, anche se potrebbe preludere a un impiego a tempo pieno presso la prestigiosa istituzione, dove per ora l’ex principessa sta aiutando ad allestire una mostra di dipinti su pergamena firmati da Yamada Shinzan e ispirati alla vita del monaco Ippen, che nel corso del XIII secolo diffuse il buddismo fra le masse giapponesi.

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Lauree e master

«Si tratta di un lavoro per il quale serve una solida preparazione alle spalle, e spesso molto tempo da trascorrere in biblioteca», ha spiegato un ex curatore del Met alla rivista americana People, ritenendo la reale nipponica una figura qualificata per svolgerlo al meglio. E la signora Komuro ha due lauree in Storia dell’arte e in Beni culturali, la prima ottenuta a Edimburgo e la seconda presso la International Christian University, ha conseguito un master in Museologia e Museografia all’Università di Leicester e ha svolto un periodo di ricerca alla University Art Museum di Tokyo, acquisendo così una vasta e solida competenza nel settore.

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Il Trono del Crisantemo

Per lavorare al Met, Mako non avrebbe ricevuto trattamenti di favore. E ora le tocca la gavetta, proprio come a tutti gli altri. In una vita come tutti gli altri: lavoro, accanto all’uomo che si è scelta. Lontana da Tokyo, dove, come a Buckingham Palace, le ragioni del cuore si scontrano con la ragion di Stato. Stando alle regole del Trono del Crisantemo, solo i principi hanno diritto a un matrimonio borghese senza rinunciare al proprio titolo, mentre se è una principessa a sposare un uomo non di sangue blu i suoi privilegi decadono seduta stante. Nonostante questo, Mako Komuro, che il prossimo ottobre compirà 31 anni, nel 2017 aveva deciso di ufficializzare il suo fidanzamento con il coetaneo Kei Komuro, conosciuto nel 2012 all’International Christian University. «So che incontreremo delle difficoltà nella nuova strada, ma so anche che io Kei uniremo le nostre forze, come abbiamo fatto finora. E cammineremo fianco a fianco», disse allora, «Per me Kei è insostituibile. Il nostro matrimonio è un passo necessario per poter proteggere i nostri cuori. Abbiamo una vita sola, e vogliamo trascorrerla con la persona che amiamo». Il progetto della coppia si è concretizzato solo il 26 ottobre 2021, a oltre quattro anni da quella celebre conferenza stampa, in piena pandemia da Covid-19 con la madre di Kei Komuro coinvolta in un presunto scandalo finanziario, smentito dal figlio a sua volta additato come un cacciatore di dote: polemiche, scandali che portarono  Mako di Akishino a soffrire di disturbi da stress.

 

La duchessa di Sussex

Mako, secondo l’Imperial Household Agency, si è ammalata di stress post-traumatico, un disagio che ricorda quello della duchessa di Sussex arrivata a confessare nell’ormai famosa intervista a Oprah Winfrey, nel marzo scorso, di aver pensato al suicidio durante i due anni da royal. Lo scorso autunno, comunque, i due sono finalmente riusciti a scambiarsi il fatidico “Sì” durante una cerimonia sobria e raccolta, e l’ex principessa ha deciso di rinunciare alla buonuscita di 1,3 milioni di dollari conferita di norma a chi perde lo status reale, trasferendosi immediatamente oltreoceano con il marito.

 

Lost in translation

Ora i due vivono in un appartamento di Manhattan, e più precisamente in un lussuoso stabile nel distretto di Hell’s Kitchen, nel quale la loro speranza di adattarsi al tran-tran metropolitano si è concretizzata: Kei sta lavorando in un noto studio legale in attesa di superare l’esame di avvocato di New York, mentre Mako in dieci minuti di auto può ora raggiungere la sede del Met, sempre inseguita da fotografi che l’hanno più volte paparazzata mentre passeggiava da sola nell’Upper East Side con cappotti oversize verde militare, jeans, stringate ai piedi e i lunghi capelli neri lasciati sciolti sulle spalle, proprio come una ragazza qualunque, un po’ “lost in translation”.

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